Pensioni, Draghi: Ok alla Riforma ma solo se sostenibile con i conti pubblici
Nuovo round di confronto ieri tra Governo e Sindacati sulla flessibilità in uscita e sui correttivi alla Legge Fornero. I sindacati puntano su un'uscita a 62 anni o con 41 anni di contributi per tutti.
E' stato un incontro breve ed interlocutorio quello che si è tenuto ieri tra il Premier, Mario Draghi, e la parte sindacale riuniti a Palazzo Chigi per discutere del capitolo pensioni. Nell'occasione il Premier ha confermato l'impegno ad avviare il confronto sulla riforma della legge Fornero nell'ambito di tavoli tecnici e a "lavorare su qualsiasi modifica purché non sia messa a repentaglio la sostenibilità delle pensioni nel medio e lungo periodo e all'interno del contesto europeo".
Cgil, Cisl e Uil hanno presentato la piattaforma unitaria per intervenire sul sistema pensionistico e consentire di accedere prima alla pensione rispetto ai 67 anni attualmente previsti. La proposta prevede di superare la legge Fornero e garantire più flessibilità in uscita con la possibilità di andare in pensione da 62 anni o con 41 anni di contributi a prescindere dall’età; definire una pensione di garanzia per i giovani e riconoscere il lavoro di cura familiare e quello femminile seppur casalingo assieme ad una ulteriore incentivazione per la previdenza complementare.
L'esecutivo ha concordato l'obiettivo di procedere su tre fronti: flessibilità in uscita, previdenza per giovani e donne e sulla previdenza complementare. Nei prossimi giorni sarà quindi fissato il calendario dei lavori.
Sindacati: incontro positivo
"È stato un incontro positivo. Il Governo ha accolto la nostra impostazione per una riforma complessiva e strutturale del sistema pensionistico", ha poi commentato il segretario generale della Cisl. "Per noi – ha aggiunto – bisogna discutere prioritariamente di pensioni di garanzia, di flessibilità in uscita, rendere strutturale l'ape sociale e incentivare la previdenza complementare. Il Giudizio è positivo, finalmente si apre il cantiere della riforma della Legge Fornero, per un sistema più equo e sostenibile".
"Si è deciso di aprire il cantiere per discutere di una riforma della Legge Fornero", ha affermato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. "Abbiamo consegnato una piattaforma unitaria – ha aggiunto Bombardieri –. Il Governo ha deciso di far partire tre confronti: uno sulla flessibilità in uscita, uno sulla pensione per giovani e donne e il terzo sulla previdenza complementare". "Domani - ha concluso – il premier ci consegnerà il calendario dei prossimi incontri".
"L'elemento di novità è che c'è la disponibilità a fare una discussione generale", ha commentato invece il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. "Abbiamo consegnato al Governo la nostra piattaforma unitaria sulla riforma delle pensioni e abbiamo chiesto che il confronto affronti tutte le questioni. Non ci interessano gli aggiustamenti", ha aggiunto. "Abbiamo anche chiesto che il confronto introduca un metodo diverso – ha proseguito Landini – e che risponda alle questioni poste dalla piattaforma sindacale. Per noi il confronto che si apre ha queste dimensioni e questi obiettivi".
Ai tavoli tecnici - ha spiegato il segretario della Cisl Luigi Sbarra - parteciperanno il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, il consigliere economico Marco Leonardi e i ministri competenti: quello del Lavoro Orlando, quello dell'Economia Franco e quello della PA Brunetta. Non sarà presente invece il Premier. "Abbiamo riaffermato il principio che il tema pensioni non può essere solo un costo economico ma un tema di sostenibilità sociale. Il giudizio è positivo: finalmente apriamo il cantiere della riforma Fornero, nella prospettiva di rendere il nostro sistema più flessibile più equo, più sostenibile", ha commentato Sbarra.