Pensioni, Ecco come saranno rivalutati gli assegni nel 2022
L'Istituto di Previdenza ha diffuso il consueto riepilogo dei trattamenti erogati nel 2022 rivalutati per il tasso ISTAT. L'anno prossimo i conti però dovranno essere aggiornati perché l'indice di rivalutazione applicato è stato inferiore (+1,6%) rispetto a quello effettivo (+1,7%).
Si sono concluse le operazioni di rinnovo del pagamento delle pensioni e delle prestazioni assistenziali per il 2022. Lo comunica l'Inps con la Circolare n. 197/2021 in cui l'Istituto adegua, come di consueto, gli importi validi per l'anno a venire.
Quest'anno, tuttavia, c'è un problema. Per rendere possibile l'aggiornamento delle pensioni già dal 1° gennaio 2022 l'INPS ha utilizzato l’indice di perequazione disponibile al 15 ottobre 2021 pari all’1,6% anziché quello comunicato successivamente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze del 17 novembre 2021 (+1,7%). Di conseguenza i pensionati si trovano con una pensione leggermente inferiore rispetto al dovuto e nel corso del primo trimestre dell’anno 2022 l'ente previdenziale dovrà ricalcolare gli importi procedendo alla corresponsione delle differenze di perequazione, ove spettanti.
Ad esempio una pensione di 1.500€ al 31.12.2021 dal 1° gennaio 2022 sarà rivalutata a 1.524€ (+1,6%) anziché a 1.525,5€ (+1,7%). La differenza sarà conguagliata d'ufficio dall'INPS a marzo o aprile 2022.
Fasce di rivalutazione
A parte questo il documento conferma che dal prossimo anno i trattamenti godranno di fasce di rivalutazione più vantaggiose (e semplici) con il ritorno alla rivalutazione in forma progressiva (e non più su scaglioni di importo complessivo). Questi gli incrementi per fascia:
- le pensioni localizzate sino a quattro volte il minimo inps, cioè sino a 2.062,32 euro lordi al mese, ottengono il 100% dell'indice ISTAT (+1,7%);
- quelle tra 4 e 5 volte il trattamento minimo Inps, cioè tra i 2.062,33 e i 2.577,90€ lordi mensili, hanno il 90% della rivalutazione ISTAT (+1,7%) sulla quota eccedente i 2.063,32€ più un fisso mensile di 35,06€ (pari al 100% della rivalutazione ISTAT sino a 2.062,32€);
- quelle superiori a cinque volte il minimo Inps, cioè oltre i 2.577,90€ lordi mensili, prendono il 75% della rivalutazione ISTAT (+1,7%) per la quota eccedente il predetto importo di 2.577,90€ più un fisso mensile di 42,95€ (pari al 100% della rivalutazione ISTAT sino a 2.062,32€ più il 90% dello scaglione localizzato tra 2.062,33 euro e i 2.577,90 euro).
Nella tabella sottostante sono illustrate le fasce di rivalutazione dei trattamenti pensionistici da applicare (sui valori in godimento al 31.12.2021) con l'evidenza della differenza tra il tasso ISTAT applicato dall'INPS (+1,6%) e quello effettivamente spettante (+1,7%).
Vittime del terrorismo
Si rammenta che non godono di alcuna rivalutazione gli assegni straordinari a carico dei fondi di solidarietà (es. credito bancario, cooperativo o assicurativo), l'indennità mensile nel contratto di espansione, l'ape sociale e l'isopensione. Queste prestazioni, infatti, per legge non vengono rivalutate per tutta la loro durata. Le pensioni erogate alle vittime del terrorismo, invece, nel 2022 godranno di un aumento dell'1,7% applicato sull'intero importo.
Gli altri trattamenti
Aggiornati anche gli altri trattamenti sociali ed assistenziali erogati dall'Inps. L'importo dell'assegno sociale nel 2022 sale a 467,65 euro (in realtà 468,1€), il trattamento minimo del FPLD a 523,83€ (in realtà 524,34€). Aumenti anche per le prestazioni assistenziali erogate a favore degli invalidi civili (assegno mensile e pensione di inabilità civile) che risulteranno fissate nel 2022 a 291,69€ al mese, e per l'indennità di accompagnamento che sale da 522,1€ a 525,17€ al mese. Crescono invece dello 0,90% le indennità e gli assegni accessori riconosciuti agli invalidi di guerra e del servizio titolari di pensione di guerra o di pensione privilegiata di prima categoria (es. assegno di superinvalidità).
Documenti: Circolare Inps n. 197/2021