Pensioni, Entro Febbraio i decreti attuativi del pacchetto previdenza
Il Governo dovrà adottare il decreto che amplierà da undici a quindici il numero delle professioni gravose, la commissione sui lavori gravosi e la separazione tra assistenza e previdenza. Uil: Occorre rispettare la tempistica.
Da quest'anno inoltre sarà più facile soddisfare le condizioni per i lavori gravosi. La legge 205/2017 ha, infatti, stabilito che l'attività gravosa può essere stata svolta non solo per almeno sei anni negli ultimi sette (come previsto in origine dalla precedente legge di bilancio) ma anche per almeno sette anni negli ultimi dieci ed, inoltre, ha soppresso il vincolo di una tariffa Inail non inferiore al 17 per mille. Condizioni che lo scorso anno avevano impedito a molti di conseguire il beneficio. Il rispetto della tempistica è importante perchè quest'anno la domanda tempestiva per la verifica delle condizioni di accesso all'Ape sociale scade il 31 marzo (per l'Ape sociale) ed il 1° marzo per i lavoratori precoci (per l'Ape sociale il legislatore ha introdotto però una scadenza ulteriore al 15 Luglio 2018). Scadute queste date le domande possono continuare ad essere prodotte (sino al 30 Novembre) ma saranno accolte nei limiti delle risorse avanzate rispetto alle istanze prodotte tempestivamente. Per evitare problemi ai lavoratori sarebbe necessario pertanto che entro tali date il quadro dei requisiti per i lavori gravosi fosse pienamente chiarito e accessibile.
Lo stop agli adeguamenti
Le quindici categorie professionali avranno anche diritto, dal prossimo anno, ad uno sconto di cinque mesi sull'età per la pensione di vecchiaia e sulla pensione anticipata. Queste professioni saranno dispensate dal prossimo adeguamento alla speranza di vita, comunicato già in via ufficiale nella misura di cinque mesi. In sostanza potranno continuare ad accedere alla pensione di vecchiaia con 66 anni e 7 mesi e 20 di contributi oppure alla pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi le donne). Sino al 31 dicembre 2020. Per attivare il beneficio della dispensa occorrerà vantare un minimo di 30 anni di contributi, aver svolto le predette attività per almeno sette anni negli ultimi dieci e non risultare titolari dell'Ape sociale al momento del pensionamento. Al beneficio sono ammessi anche i lavori addetti alle mansioni cd. usuranti (sempre a condizione di vantare almeno 30 anni di contributi). Anche le modalità per il conseguimento del suddetto beneficio dovranno essere regolate da un apposito decreto ministeriale (anche questo da adottare, almeno sulla carta, entro il 1° febbraio). L'articolo 1, co. 153 della legge 205/2017 dispone, infatti, che i lavoratori dovranno produrre apposita istanza all'Inps anche avvalendosi di un'autocertificazione. Nel corso dell'anno si dovranno, inoltre, avviare le commissioni istituzioni per la valutare la gravosità dei lavori e la separazione della spesa previdenziale da quella assistenziale. Insomma di carne al fuoco c'è nè tanta.
Uil: Occorre rispettare la scadenza del 1° febbraio
Non a caso la Uil invita a fare presto: "Ignorare, come avvenuto lo scorso anno, il termine previsto dalla normativa costituirebbe un grave strappo istituzionale oltre che un grave danno per i lavoratori e i cittadini" si legge in una nota diffusa ieri dal sindacato. La UIL invita il Governo a fare presto e bene per rendere esigibile alle nuove categorie l’accesso all’Ape e alla pensione anticipata dei precoci, per stabilire i criteri dello stop all’aspettativa di vita e, al contempo, per avviare i lavori delle commissioni istituzionali che devono studiare e valutare la gravosità dei lavori e la separazione della spesa previdenziale da quella assistenziale. "Bisogna, poi, adeguare le procedure amministrative al fine di consentire l’accesso a queste prestazioni con i nuovi criteri alle lavoratrici madri, a chi assiste un familiare disabile e ai lavoratori disoccupati a seguito di termine di contratto a tempo. Sono questi i provvedimenti positivi che continuano a cambiare la legge Fornero nella direzione dell’equità e della giustizia".