Pensioni, Entro il 15 luglio le domande per l'ape sociale
Si avvicina la seconda scadenza dell'anno per il pensionamento anticipato degli apisti social. Coinvolti coloro che non hanno prodotto l'istanza entro il 31 marzo.
Si chiude il prossimo 15 luglio 2022 la seconda finestra dell'anno per produrre all'Inps domanda di certificazione per accedere l'ape sociale. Si tratta della seconda fase di monitoraggio delle domande con riferimento ai lavoratori che maturano i requisiti per l'ape sociale entro il 31 dicembre 2022 e che non hanno potuto produrre la domanda entro il 31 marzo. L'Inps avrà tempo sino al 15 Ottobre 2022 accogliere o rigettare l'istanza.
Ape Social
Come noto la legge di Bilancio 2022 ha rinnovato anche nel 2022 l'Ape sociale (di cui all'art. 1, c. 179, L. n. 232/2016), che continua a non rappresentare una vera pensione ma un'indennità erogata dall'lnps con la funzione di sostenere il reddito del lavoratore dai 63 anni di età sino alla maturazione del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia ordinaria attualmente pari a 67 anni. Oltre alla proroga la legge di bilancio ha alleggerito le condizioni da soddisfare per ottenere il trattamento in qualità di disoccupato di lungo corso (è venuto meno il requisito dei tre mesi di attesa dall’esaurimento integrale dell’ammortizzatore sociale) ed ha recepito l'ampliamento delle categorie degli addetti ai lavori gravosi (la cui attività «gravosa» deve essere svolta per almeno 6 anni negli ultimi 7 anni, o per 7 anni nell'ultimo decennio).
Domanda di certificazione dei requisiti
Prima dell'invio della vera e propria domanda di liquidazione dell'indennità Ape sociale, è necessario aver inoltrato la domanda di certificazione del diritto alla prestazione per la quale il richiedente deve presentare:
- un'istanza di riconoscimento delle condizioni per il diritto all'Ape sociale;
- un'autodichiarazione ex art. 47, D.P.R. n. 445/2000 di possesso dei requisiti anagrafici, contributivi e soggettivi al momento della domanda o, alternativamente, entro il 31 dicembre dell'anno considerato;
- la documentazione speciale che certifichi il possesso dei requisiti soggettivi, di cui all'art. 5 D.P.C.M. n. 88/2017, differente in base alla categoria di appartenenza (es. verbale ASL di riconoscimento dell'invalidità civile in misura almeno pari al 74%).
Qualora risultino perfezionati tutti i requisiti, l'Ape sociale decorre dal primo giorno del mese successivo all'invio della domanda di trattamento, previa cessazione dell'attività di lavoro dipendente, autonomo o parasubordinato, svolta sia in Italia sia all'estero. Le condizioni per l'accesso all'Ape sociale devono essersi realizzate già al momento della presentazione della domanda di certificazione dei requisiti, ad eccezione del requisito anagrafico, dell'anzianità contributiva e del periodo di svolgimento dell'attività lavorativa gravosa in via continuativa; i requisiti devono, comunque, maturare entro la fine dell'anno in corso al momento di presentazione della domanda.
Per non perdere ratei di trattamento, coloro che, al momento della presentazione della domanda di certificazione delle condizioni, risultano già in possesso di tutti i requisiti previsti, possono presentare contestualmente anche la domanda di Ape sociale (messaggio Inps n. 163/2020).
I termini
Le istanze di certificazione si possono presentare sino al 30 novembre ma è previsto un sistema di monitoraggio delle risorse disponibili (c'è infatti un vincolo annuo di bilancio) che potenzialmente penalizza i lavoratori che producono l'istanza più avanti rispetto agli altri.
Ebbene anche quest'anno sono previste tre fasi di monitoraggio: la prima con riferimento alle istanze di verifica prodotte entro il 31 marzo 2022; la seconda con riferimento alle istanze prodotte dal 1° aprile al 15 luglio 2022; ed una terza fase di monitoraggio con riferimento alle istanze prodotte tra il 16 luglio ed il 30 novembre 2022.
L'Inps, di norma, comunica ai richiedenti l'esito dell'istruttoria delle domande di verifica entro:
- il 30 giugno, per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 31 marzo;
- il 15 ottobre, per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 15 luglio;
- il 31 dicembre, per le domande di verifica delle condizioni presentate oltre il 15 luglio, ma entro il 30 novembre dello stesso anno.
Il suddetto meccanismo di monitoraggio fa sì che la domanda sarà accettata solo a fronte delle risorse residue accertate con riferimento alle istanze prodotte nello scaglione temporale precedente. I lavoratori che, pertanto, soddisfano tutte le condizioni per produrre l'istanza di verifica entro il 15 luglio 2022 non devono, dunque, perdere tempo ed affrettarsi nella presentazione dell'istanza.