Pensioni, Ok alla rivalutazione anticipata del 2% da ottobre
Ai pensionati sarà riconosciuto un acconto straordinario del 2% nella rivalutazione ma solo se il trattamento non sia superiore a 2.692€ lordi al mese. Quelli superiori avranno solo l’anticipo del conguaglio dello 0,2% con gli arretrati maturati nei primi 10 mesi dell’anno.
Una rivalutazione straordinaria seppur transitoria delle pensioni pari al 2% dal prossimo 1° ottobre 2022. Ma solo per le pensioni il cui importo non superi i 2.692€ mensili lordi (ai valori del 30 settembre 2022). Più l’anticipo al 1° novembre 2022 della rivalutazione dello 0,2% per tutte le pensioni (anche quelle di importo superiore a 2.692€ mensili) con i rispettivi arretrati maturati dal 1° gennaio 2022.
Lo prevede l’articolo 21 del dl n. 115/2022 (cd. decreto «aiuti bis») pubblicata ieri in via definitiva in Gazzetta Ufficiale (G.U. n. 185 del 9 Agosto 2022) contenente nuove misure per contrastare gli effetti inflattivi della crisi in ucraina e delle materie prime. Nel provvedimento trova conferma anche un rafforzamento dello sgravio contributivo straordinario per i lavoratori dipendenti con stipendi non superiori a 2.692€ al mese per il secondo semestre del 2022.
Anticipo della rivalutazione delle pensioni
Sulle pensioni la novità è l’anticipo della rivalutazione delle pensioni in misura pari al 2% a partire dal 1° ottobre 2022 se il trattamento complessivo non supera i 2.692€ lordi al mese (ai valori del 30 settembre 2022). Si tratterà di un «acconto» sulla prossima rivalutazione (prevista nel 2023) e che sarà riassorbito in tale occasione. Il beneficio riguarderà le mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2022 e sarà corrisposto anche sulla tredicesima mensilità.
Dal 1° novembre 2022 scatterà, inoltre, il recupero della rivalutazione dello 0,2% dello scorso anno (l’inflazione definitiva nel 2021 è risultata pari a + 1,9% anziché dello 1,7% provvisoriamente applicato dall’Inps) con i relativi arretrati maturati dal 1° gennaio 2022 al 31 ottobre 2022. Si tratta di denari che sarebbero comunque stati corrisposti il prossimo anno (qui i dettagli). E riguarderà, si badi, tutti gli assegni, anche quelli di importo superiore a 2.692€ al mese.
In altri termini gli assegni sino a 2.692€ lordi al mese otterranno una rivalutazione del 2,2% (2% ad ottobre e 0,2% a novembre più gli arretrati); quelli superiori alla predetta cifra riceveranno solo la rivalutazione dello 0,2% a novembre più gli arretrati.
Riduzione del Cuneo
Tra le altre novità il rafforzamento dallo 0,8% al 2% nel II semestre del 2022 dello sgravio contributivo per i lavoratori dipendenti con stipendi non superiori a 2.692€ al mese, già previsto dall’ultima legge di bilancio (cfr: Circolare Inps n. 43/2022).
Bonus contro il caro energia
Il decreto riconosce l’erogazione del bonus di 200€ contro il caro energia anche ai lavoratori che nel I semestre 2022 siano stati assenti dal lavoro per eventi tutelati (ad esempio, in ragione della sospensione del rapporto di lavoro per ammortizzatori sociali in costanza di rapporto - CIGO/CIGS, FIS o Fondi di solidarietà, CISOA - o congedi). Sarà il datore a doverla corrispondere con la mensilità di ottobre 2022, in sua assenza, provvederà l’Inps.
La misura, inoltre, spetterà anche ai collaboratori sportivi che nel 2020 o nel 2021 abbiano fruito dell’indennizzo covid-19 (sarà riconosciuto in automatico da Sport e Salute S.p.a.) nonché, novità della versione definitiva, ai dottorandi, agli assegnisti di ricerca e ai lavoratori che siano andati in pensione il 1° luglio 2022.
Welfare Aziendale
Per il 2022 viene riconosciuta l’esenzione fiscale ai benefit riconosciuti dall’azienda ai dipendenti per il pagamento delle utenze domestiche di luce, acqua e gas entro un massimo di 600 euro.
Bonus sociali
Tra le novità la proroga anche per il IV trimestre delle agevolazioni tariffarie per la fornitura di energia elettrica e gas per i clienti domestici economicamente svantaggiati (cioè, tra l’altro, con ISEE non superiore a 12 mila euro) attualmente previste sino al III trimestre 2022. Dal 2023, inoltre, per i clienti «vulnerabili» (cioè chi si trova in condizioni svantaggiate, che ha disabilità, in isole minori non interconnesse o ha oltre 75 anni) viene introdotta una tariffa calmierata sul gas. Infine vengono sospese sino al 30 aprile 2023 le modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di elettricità e gas ancorché sia riconosciuto il diritto al recesso della controparte.