Pensioni, Poletti preme per la soluzione delle uscite flessibili
Il ministro Poletti annuncia la volontà del Governo di introdurre un assegno a carico dello Stato per coprire il periodo mancante al pensionamento di lavoratori esodati e licenziati.
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Sul capitolo delle pensioni già la prossima settimana inizierà un confronto tra il Ministero del Lavoro, Economia, INPS e il Parlamento. Secondo quanto annunciato dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti è necessario un confronto per una flessibilizzazione del pensionamento per chi perde il posto di lavoro.
L'idea del ministro è relativamente semplice: il lavoratore riceverà un assegno dallo stato fino a quando non ha maturato i requisiti per il pensionamento; nel frattempo l'azienda continuerà a versare i contributi; una volta ottenuta la pensione poi il lavoratore restituirà nel tempo parte di quanto ha ricevuto con una decurtazione sull' assegno pensionistico nell'ordine di circa il 5-10%.
L'idea già formulata dall'ex ministro del Lavoro Enrico Giovannini consentirebbe agli esodati e ai licenziati di età avanzata di collocarsi a riposo con un anticipo di circa 3 4 anni rispetto alle attuali regole di pensionamento. Potrebbe essere questa una modalità secondo Poletti per dare finalmente una risposta a tutti gli esodati, capitolo sul quale il governo ha intenzione di elaborare e di presentare al Parlamento una risposta a carattere strutturale e non più legata a provvedimenti una tantum.
Per aumentare il livello di occupazione ministro pensa anche ad una diminuzione del costo dei contratti a tempo indeterminato rispetto a quelli precari. "Oggi, ha detto il ministro, un contratto a termine costa l' 1,4 per cento in più di uno a tempo indeterminato. Se non arriviamo al 10% non è significativo; se arriviamo al 12% è ancora meglio". Poletti annuncia anche una drastica riduzione delle tipologie di contratto e il tempo indeterminato con tutele crescenti.