Pensioni, Quanto costano i contributi volontari nel 2024
Circolare Inps con i valori 2024. Aumenti dell’5,4% per l’adeguamento all’inflazione registrata lo scorso anno. Spesa minima di 4.109€ per coprire un anno ai fini pensionistici.
Nel 2024 per coprire un anno di contribuzione volontaria occorre una spesa minima di 4.109 euro rispetto ai 3.898 euro dello scorso anno. Lo rende noto l’Inps nella Circolare n. 36/2024 in cui sono contenute le consuete tabelle per la generalità dei lavoratori dipendenti ed autonomi iscritti all’Inps a seguito dell’adeguamento all’inflazione (+5,4%) registrata nel 2023. Quest’anno, inoltre, continuano ad aumentare le aliquote dei collaboratori under 21 (23,70% artigiani e 24,18% commercianti).
Valori 2024
Le somme da versare differiscono a seconda della decorrenza dell'autorizzazione: prima o dopo il 31 dicembre 1995. L'ammontare del contributo volontario si ottiene, infatti, applicando alla retribuzione di riferimento (quella dell'ultimo anno di lavoro), l'aliquota contributiva vigente che per gli ex dipendenti è pari al 27,87%, se autorizzati sino al 31 dicembre 1995, e al 33%, per le autorizzazioni successive. La crescita dell’inflazione (+5,4%) ha determinato l’aumento dei minimali e dei massimali annui imponibili su cui si calcolano gli importi. Il minimale di retribuzione annua per l’accredito di una settimana è aumentato a 239,44€, pertanto, il contributo minimo non può essere inferiore a 79,02€ che moltiplicato per 52 settimane fa 4.109,79€. Per gli autorizzati ante 1996 il contributo minimo settimanale è di 66,73€ per un totale annuo di 3.470,06€.
La prima fascia di retribuzione pensionabile, oltre la quale si versa l’aliquota aggiuntiva dell’1%, è pari a 55.008€. Il massimale, valido per i soggetti privi di anzianità assicurativa al 31.12.1995 o optanti al sistema contributivo ai sensi dell’articolo 1, co. 23 della legge n. 335/1995 è di 119.650€.
Artigiani e commercianti
Per le due categorie di lavoratori autonomi le regole della prosecuzione volontaria, nonostante la riforma della materia introdotta dal dlgs n. 184/1997 (uno dei provvedimenti di attuazione della riforma Dini del 1995), fanno ancora riferimento alla legge n. 233/1990. Di conseguenza, agli artigiani e commercianti deve essere tuttora attribuita una delle 8 classi di reddito previste dalla legge richiamata e, in particolare, la classe il cui reddito medio risulti pari o immediatamente inferiore al valore medio mensile dei redditi prodotti dall'interessato negli ultimi 36 mesi (tre anni) di attività. L'aliquota obbligatoria 2024 è confermata in 24% per gli artigiani e 24,48% per i commercianti.
Parasubordinati
Ai fini della determinazione del contributo volontario deve essere presa in considerazione esclusivamente l'aliquota l'Ivs vigente per i soggetti privi di tutela previdenziale (non assicurati e non titolari di pensione) pari, per l'anno 2024 al 33% (25% per i titolari di partita Iva). Poiché il minimale per l'accredito contributivo resta fissato in 18.143 euro, l'importo minimo dovuto dai prosecutori volontari della Gestione Separata non potrà essere inferiore a 4.603,8€ su base annua e 383,65 euro su base mensile per quanto concerne i professionisti, e a 6.077,04 euro su base annua e 506,42€ su base mensile per quanto concerne tutti gli altri iscritti.
Documenti: Circolare Inps 36/2024