Riforma Pensioni, Damiano: Renzi ora svolti a Sinistra
Bisogna analizzare sia i costi che i benefici di una modifica alla Legge Fornero. Lo dichiara il Presidente della Commissione Lavoro della Camera.
Abbiamo elencato – spiega Damiano – coppie di scelte politiche che si muovono in senso diametralmente opposto. Il risultato è che, anche a causa del prolungarsi della crisi economica, il tracollo del ceto medio, l’aumento dei poveri e la certezza di una diseguaglianza crescente, stanno provocando una rivolta, in Italia ed in Europa, che alimenta il populismo e mette a rischio la stessa democrazia. In mezzo al guado non si può stare: Renzi svolti a sinistra, ascolti la sofferenza dei più deboli che hanno pagato di più nella crisi e valorizzi il ruolo delle parti sociali per trovare i giusti compromessi sui temi fondamentali del lavoro, della previdenza e della povertà.
“Sulle pensioni siamo pronti a confrontarci con il Governo con la nostra proposta che, per come e’ strutturata, consente di trovare le soluzioni di equilibrio contabile nel medio-lungo periodo”. Si tratta di una proposta di legge del Pd, di cui sono primo firmatario, che prevede l'accesso flessibile alla pensione a partire dai 62 anni di età con 35 di contributi, con una penalizzazione massima dell'8%. Ed un'uscita a 41 anni per i lavoratori precoci. Se fosse accolta risolverebbe il problema di tanti lavoratori che, a quell'età, hanno perso il lavoro, non trovano alcuna ricollocazione e debbono aspettare la pensione dopo i 66 anni, con il rischio di allargare la platea dei nuovi poveri.
Così come aiuterebbe il ricambio generazionale nelle aziende non costringendo i dipendenti, nel prossimo futuro, a rimanere in attività fin verso i 70 anni, considerando la dinamica dell'aspettativa di vita applicata al sistema pensionistico" conclude Damiano.