Riforma Pensioni, governo pronto a nuove modifiche in Senato
Dovrebbe essere scontata una nuova modifica al Senato al decreto legge sulla riforma della Pubblica Amministrazione. In particolare la modifica dovrebbe interessare il capitolo pensioni. Kamsin Sul testo licenziato questa settimana dalla Camera (ieri il provvedimento è giunto in commissione Affari costituzionali del Senato) il Governo e i tecnici del ministero dell'Economia e della commissione Bilancio hanno infatti iniziato a verificare i rilievi sulle coperture avanzati dalla Ragioneria generale dello Stato. Nel mirino del Dicastero di via XX Settembre ci sono soprattutto due capitoli di spesa che rischiano di andare fuori controllo. Si tratta della misura in favore dei quota 96 della scuola (vedi i dettagli) e dell'eliminazione, fino al 2017, del disincentivo all'uscita per i cd. lavoratori precoci.
Il primo capitolo estende la deroga alla Riforma pensionistica Fornero in favore di quattromila lavoratori del comparto scuola (docenti e personale amministrativo scolastico) che hanno maturato la quota 96 entro il 31 Agosto 2012. Personale che potrà già lasciare dal 1° Settembre. Significativa anche l'altra misura che sterilizza la penalizzazione in favore di tutti i lavoratori che abbiano maturato i requisiti per la pensione anticipata entro il 2017, anche se non avranno compiuto i 62 anni.
L'obiettivo dell'Esecutivo è individuare una soluzione ai rilievi del Mef aumentando le coperture. In tal caso le misure resterebbero intatte. Ma non è affatto da escludere che, in assenza di una convincente "coperta" economica le due norme siano stralciate definitivamente dal testo. In entrambi i casi sarà comunque necessario un nuovo esame da parte della Camera (il dl va convertito in legge entro il 23 agosto, pena la decadenza). Un vero e proprio stillicidio per questi lavoratori che da mesi vedono inanellarsi una serie di promesse e smentite. I tempi saranno comunque strettissimi: oggi si riprende con la discussione generale, mentre il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato per domenica alle ore 15. Entro lunedì poi il testo sarà in Aula a palazzo Madama dove si arriverà alla votazione finale entro la prossima settimana.
Zedde