Riforma Pensioni, la Camera esamina le modifiche alla legge di stabilità
Verso un accordo per contenere il taglio ai patronati. L'Aliquota sulla previdenza complementare potrebbe salire solo al 15%. Riammesso l'emendamento per i 4 mila docenti e personale Ata nel movimento "quota 96".
Ricollocazione presso un fondo del Ministero del Lavoro di 256 milioni di euro, stanziati per gli esodati e non utilizzati. Sono queste alcune delle modifiche approvate ieri dalla V Commissione Bilancio di Montecitorio su proposta del Governo al disegno di legge di stabilità.
Nei giorni scorsi, invece, sono stati segnalati diversi emendamenti a firma delle forze politiche che potrebbero portare ad un temperamento di alcune misure soprattutto sul pacchetto previdenziale, fortemente penalizzato nel testo govenativo della legge di stabilità.
Kamsin Passano infatti l'esame di ammissibilità della V Commissione presieduta da Francesco Boccia (Pd) gli emendamenti che chiedono lo stop al taglio di 150 milioni di euro ai patronati. Contro la sforbiciata si è compattato un fronte largo. Ben 100 deputati del Partito Democratico hanno firmato un emendamento che chiede il ripristino completo dei fondi. Difficile per il governo riuscire a mettere un argine. Così dal Tesoro sarebbero arrivati i primi segnali di apertura.
Altra modifica ormai data quasi per acquisita, è la riduzione del balzello fiscale sui Fondi pensione. Nella manovra il governo ha ritoccato al rialzo il prelievo dall’11,5% al 20%. Ora potrebbe portarlo al 15%. Si tratta ancora sul prelievo delle Casse Professionali. Passa il giudizio di ammissibilità anche l'emendamento di Sel che punta a reintrodurre la possibilità per i 4mila lavoratori del comparto scuola che si riconoscono nel movimento cd. quota 96 di accedere alla pensione dal prossimo 1° settembre 2015. Su proposta del Pd è stato poi riammesso, ieri, un emendamento in materia di benefici previdenziali per i lavoratori esposti all'amianto.
Altre norme al vaglio della Commissione Bilancio riguardano la possibilità di unificare il pagamento dei trattamenti previdenziali il 1° del mese (e non il 10 come previsto nel testo governativo per gli 800mila lavoratori interessati dalla misura), alcune norme in materia di estensione dei benefici previdenziali in materia dei lavoratori usuranti.
Per entrare nel vivo del dibattito sulla legge di stabilità si dovrà tuttavia attendere ancora una settimana dopo il voto finale sul Jobs Act previsto per il 26 Novembre. Solo concluso questo capitolo l'Aula della Camera affronterà il ddl di stabilità.
Zedde