Riforma Pensioni, Parte il Tavolo di Confronto Governo Sindacati
Il premier Mario Draghi ha incontrato ieri i sindacati per avviare l'iter di riforma della legge Fornero. L'obiettivo è superare le distorsioni del sistema in 3 punti: introdurre elementi di flessibilità; introdurre garanzie per i giovani e differenza di gravosità di alcuni lavori.
Nuove soluzioni di flessibilità in uscita, agevolazioni contributive per le donne, pensione contributiva di garanzia per i giovani e facoltà di opzione al contributivo per tutti i lavoratori (anche uomini). Sono questi i temi che saranno affrontati tra Governo e Sindacati già dal prossimo dicembre nell'ambito del cantiere di riforma della Legge Fornero.
L'apertura arriva dal Premier Draghi al termine ieri del tavolo di confronto con i leader Cgil, Cisl e Uil. L’orizzonte temporale della revisione del sistema previdenziale dovrebbe essere il DEF atteso tra fine marzo e inizio aprile 2022. Si è escluso, invece, che le modifiche possano essere inserite nella manovra 2022.
Confronto da Dicembre
C'è stato un doppio impegno da parte del Governo: a portare al prossimo Consiglio dei ministri la richiesta di aprire nei primi giorni di dicembre un confronto sulla legge Fornero; e a far partire, già nei prossimi giorni, due tavoli tecnici su fisco e pensioni al ministero dell'Economia. "Il clima è migliorato con i sindacati. Il dialogo ha preso la strada giusta, abbiamo portato molti punti segnalati anche dai sindacati. La giornata di ieri ha migliorato il quadro della situazione", ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, all'indomani del faccia a faccia a Palazzo Chigi.
L'obiettivo del cantiere è introdurre un elemento di flessibilità per le uscite, una garanzia per i giovani, che rischiano di non percepire pensione o avere pensioni misere a causa di bassi salari e "percorsi accidentati" di carriera, e infine, come tenere conto della differenza e gravosità dei lavori ed in particolare "del peso che porta l'essere donna".
L'incontro di ieri governo-sindacati "ha permesso di affrontare diversi temi, sicuramente sul fisco abbiamo ribadito al governo la necessità che gli 8 miliardi di tagli alle tasse vadano a lavoratori e pensionati, a patire da chi ha salari e pensioni più basse", ha affermato il segretario della Cgil, Maurizio Landini. "Il governo si è reso disponibile a proseguire il confronto, dovrebbe esserci la prossima settimana un incontro al Mef. Sicuramente è stato un incontro importante, quali risultati concretamente porterà a casa lo dobbiamo ancora vedere", ha detto.
Come Cgil "abbiamo ribadito che bisogna evitare che si torni alla Fornero e su questo punto c'è l'impegno del governo che ai primi di dicembre si avvia un confronto non solo su cosa accade tra sei mesi, ma su come si rimette mano all'insieme alle regole". "Il sistema contributivo così come è fatto adesso significa" per i giovani, specialmente se con contratti discontinui "salari bassi e pensioni bassissime"..