Riforma Pensioni, Parte l'esame della settima salvaguardia. Ecco i beneficiari
Inizierà oggi la discussione in Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati delle proposte per la settima salvaguardia.
Si parte dalla proposta del Pd che estende di un anno i profili di tutela aperti nella sesta salvaguardia (il vincolo temporale per maturare la decorrenza con le vecchie regole passerebbe dal 6 gennaio 2016 al 6 gennaio 2017) ricomprendendo anche i lavoratori destinatari del trattamento speciale edile, i lavoratori titolari di indennità di mobilità ordinaria cessati dal servizio dopo il 30 settembre 2012 ancorchè con accordi di tipo non governativo, nonchè coloro che non hanno potuto fruire della mobilità a causa del fallimento dell'impresa. Per un totale di 26 mila nuovi salvaguardati.
A queste misure, che sono il cuore del provvedimento, il Pd ha abbinato il pensionamento anticipato dei quota 96 della scuola (misura il cui stralcio è pressochè inevitabile dato che il nuovo anno scolastico è ormai alle porte), lo "sganciamento" dall'AGO dei requisiti pensionistici dei macchinisti ferrovieri e lo stop alle penalizzazioni per gli assegni liquidati ante 2015.
Piu' ampia invece la proposta della Lega che mira piuttosto a concedere una salvaguardia definitiva, cioè non ancorata a vincoli temporali. I potenziali interessati sarebbero in questo caso il doppio di quelli previsti dal Pd (circa 50mila) e non a caso questa proposta è particolarmente apprezzata dai Comitati degli esodati che da tempo premono per una misura onnicomprensiva. GamsinLa lega ha lanciato una scialuppa di salvataggio anche per alcuni lavoratori "dimenticati" dal progetto Pd: dentro ci sono i quindicenni, gli autorizzati ai volontari prima del 20 luglio 2007 (articolo 1, comma 8 della legge 243/04), i lavoratori collocati in mobilità ordinaria in data antecedente al 31 dicembre 2007. Da segnalare che la Lega chiede anche l'estensione della pensione a 64 anni ai lavoratori del pubblico impiego che abbiano maturato la quota 96 entro il 2012 (togliendo peraltro il vincolo della necessità di trovarsi in attività lavorativa al 28 dicembre 2011 imposto con il messaggio inps 219/2013), la soluzione della questione sull'opzione donna e l'adozione di requisiti per il pensionamento diversi da quelli vigenti nell'AGO per i macchinisti ferrovieri e per gli addetti del settore di coperta della categoria dei marittimi.
La discussione sarà lunga, si dovrà passare probabilmente per un comitato ristretto, ma l'obiettivo resta quello di adottare un testo base a Settembre per farlo approdare in Aula prima della legge di stabilità per l'approvazione definitiva.