Riforma Pensioni, pronto il primo via libera della Camera
La Camera vota sulle modifiche alla legge Fornero. La principale novità è lo stop alle penalizzazioni sino al 2017 per tutti i lavoratori. Possibili ulteriori novità in Senato.
Kamsin Le modifiche alla Riforma Fornero del 2011 sono piu' vicine. Il Governo ha posto ieri, infatti, la questione di fiducia sul testo uscito dalla Commissione Bilancio di Montecitorio. Oggi infatti l'Aula si esprimerà sulla concessione del voto di fiducia al provvedimento che sarà votato domani, o al piu' tardi, lunedì.
All'inizio della prossima settimana il ddl passerà all'esame del Senato dove l'esecutivo intende apportare diverse modifiche soprattutto in materia di previdenza complementare, local tax, un intervento sull'Irap e sui minimi dei professionisti. Altre novità in materia previdenziale potrebbero essere proposte dai partiti politici in Commissione Lavoro al Senato.
Ma in ogni caso con il voto delle prossime ore si porta a casa un primo pacchetto di modifiche alla legge Fornero del 2011. In primo luogo arriva lo stop al cumulo dei vantaggi tra il sistema retributivo e contributivo degli alti funzionari di stato. La proposta, come già anticipato, mira ad impedire la possibilità di maturare una pensione superiore all'80% dell'ultima busta paga, limite previsto originariamente dalla Riforma Dini (legge 335/1995), per coloro che erano nel sistema retributivo ed hanno scelto di proseguire l'attività lavorativa sino a 70 anni ed oltre. Si tratta di magistrati, avvocati dello stato, professori universitari e alti funzionari dello stato. I risparmi saranno accantonati per intervenire su altre emergenze del sistema previdenziale (in primis esodati e pensioni minime).
Lavoratori Precoci - L'altra modifica segna la parola fine, sino al 31 Dicembre 2017, alla penalizzazione per i lavoratori che maturano un diritto a pensione anticipata (cioè 42 anni e 6 mesi di contributi, 41 anni e 6 mesi per le donne) anche se non hanno raggiunto i 62 anni. Viene, in altri termini, sospeso il taglio dell'assegno dell'1-2% che attualmente interessa i lavoratori che accedono alla pensione prima dei 62 anni.
Benefici previdenziali amianto - Tra le modifiche approvate c'è anche una novità per i lavoratori esposti all'amianto. Viene infatti consentito agli operai esposti all’amianto per un periodo superiore ai dieci anni e che ne abbiano avuto il riconoscimento in via giudiziale di poter ottenere il riconoscimento della maggiorazione del riconoscimento ai fini pensionistici così come previsto prima della riforma del 2003. Un atto questo che permette a chi ne ha i requisiti di potersi agganciare alla pensione prima.
Non passano invece gli emendamenti in favore dei quota 96 della scuola, dei ferrovieri, degli esodati, nè c'è la misura per una proroga dell'opzione donna. Alcuni gruppi politici indicano di voler ripresentare gli emendamenti in Senato ma le possibilità di un loro accoglimento da parte dell'esecutivo appaiono, almeno per ora, scarse.
Zedde