Settima Salvaguardia, Il Governo prende ancora tempo
Il Ministro del Lavoro rilancia i buoni propositi di utilizzare i risparmi derivanti dal sottoutilizzo delle sei salvaguardie per tutelare ulteriori lavoratori. Ma non subito.
Secondo il Ministro "l'acquisizione di questi dati è finalizzata, da un canto, a verificare quali e quanti soggetti siano risultati beneficiari delle operazioni di salvaguardia già poste in essere, dall'altra l'entità delle risorse finanziarie impiegate, fermo restando ciò che ho più volte ribadito e che confermo vale a dire che è intenzione del Governo, come dichiarato più volte, impiegare ciò che eventualmente residua dalle risorse messe in campo per le operazioni di salvaguardia realizzate sino ad oggi per le medesime finalità, quindi per coprire la parte che fosse ancora scoperta".
"Più in generale vale la pena ribadire che è intenzione del Governo intervenire per risolvere le difficoltà delle persone che, a seguito degli effetti della riforma Monti-Fornero e della crisi economica, si sono trovate senza lavoro e non hanno ancora maturato i requisiti per l'accesso al trattamento pensionistico. È intenzione del Governo affrontare questo tema e più in generale quello della riforma della legge Fornero all'interno del disegno di legge di stabilità perché, come è ovvio, esiste un tema di relazioni e naturalmente di sostenibilità finanziaria e sociale di queste norme".
Allo stato attuale, ricordiamo comunque che, secondo l'ultimo report diffuso oggi dall'Inps sullo stato delle salvaguardie, sono circa 57mila le posizioni ancora non utilizzate all'interno del plafond di 170mila lavoratori potenzialmente salvaguardabili (vai alla scheda riassuntiva di pensionioggi.it). Un numero abbastanza elevato che rende assai probabile la possibilità che un nuovo ed ultimo provvedimento possa vedere la luce entro la fine dell'anno.