Contratto statali, Sindacati: aprire subito la trattativa sugli aumenti
I sindacati chiedono la convocazione di un tavolo per il rinnovo del contratto dopo la sentenza della Corte Costituzionale
"Contratto subito, senza se e senza ma" ha sintetizzato Rossana Dettori, alla guida della Fp Cgil. I sindacati sono pronti a "contrastare in qualsiasi modo l'attuale ipotesi di riforma della pubblica amministrazione che è contro i lavoratori e contro i cittadini, che cancella i diritti" ha continuato Dettori. In sintesi, i sindacati che procedono con le iniziative di mobilitazione, oggi a Roma, ieri a Milano e domani a Bari, chiedono che vengano convocate assemblee in tutti posti di lavoro per discutere la bozza della piattaforma per i rinnovi.
Tra i temi cardine della piattaforma enunciati dai sindacati c'è "la liberalizzazione dalla legge dei contratti", in quanto i sindacati sono preoccupati "che nella riforma della Pa si possa riproporre lo stesso meccanismo della riforma della Buona scuola in cui, l'ultimo articolo dice che la legge è superiore al contratto".
"Materie come la mobilità l'organizzazione del lavoro, il demansionamento, il blocco dei contratti, insomma tutto ciò che attiene alla disciplina del rapporto di lavoro deve rientrare nell'ambito contrattuale" ha sottolineato Giovanni Torluccio, segretario della Uil Fpl, che ha annunciato anche la determinazione dei sindacati a protestare con forza se necessario. "Credo che saremo costretti, prima della fine di luglio, a iniziative eclatanti per evitare che la riforma della pubblica amministrazione non crei ulteriori vincoli per i rinnovi contrattuali, iniziative quali il presidio o l'occupazione simbolica di palazzo Vidoni", ha spiegato Torluccio.
Da ieri, da Milano, è partita la richiesta ai delegati di indire assemblee in tutti i posti di lavoro per presentare la bozza della piattaforma per il rinnovo dei contratti. Tra i punti salienti del documento la battaglia per il mantenimento degli spazi pubblici nel Paese, per garantire un salario dignitoso ai lavoratori pubblici e, non ultimo, come ha sottolineato Dettori, far ripartire la contrattazione integrativa. "Bisogna togliere le manette che il governo e la Madia hanno messo alla contrattazione integrativa - ha aggiunto Dettori- perché va rafforzata e non indebolita nel contratto nazionale".