In Gazzetta il nuovo contratto 2016-2018 dei diplomatici
Il nuovo contratto, valido per il triennio 2016-2018, sarà in vigore ufficialmente dal 26 Luglio 2018. Fa seguito all'intesa dello scorso Maggio.
Il nuovo contratto 2016-2018 al pari di quanto siglato con riferimento agli altri settori del pubblico impiego riconosce aumenti economici in tre tappe, dal 1° gennaio 2016, 1° gennaio 2017 e dal 1° gennaio 2018 confermando la struttura del trattamento economico composto da: a) stipendio tabellare (comprensivo dell'indennità integrativa speciale); b) retribuzione individuale di anzianita'; c) retribuzione di posizione, correlata in base alle posizioni funzionali ricoperte; d) retribuzione di risultato, in relazione ai risultati conseguiti.
L'aumento del tabellare a regime porterà in tasca un incremento di alcune migliaia di euro a seconda del ruolo ricoperto. Così il tabellare annuo dell'Ambasciatore sale a 111.823 euro dal 1° gennaio 2018 (dai 107.650 euro lordi dal 2007) mentre tocca quota 95.596 (dai 91.600 lordi dal 1° gennaio 2007) il tabellare del Ministro Plenipotenziario con valori gradualmente decrescenti per le altre qualifiche: il Consigliere d'Ambasciata prende dal 1° gennaio 2018 uno stipendio di 74.629 lordo per 13 mensilità rispetto di 71.000 euro tondi riconosciuti con il vecchio accordo, il Consigliere di Legazione 58.314 euro (erano 55mila), il Segretario di Legazione 44.207 euro annui anch'essi per 13 mensilità in aumento rispetto ai 41.200 del vecchio accordo.
Aggiornata poi la retribuzione di posizione, correlata alle posizioni funzionali apicali individuate con decreto del Ministro degli affari esteri 1° agosto 2013, n. 1518 con valori che oscillano da 10.662,80 a 155mila euro in rialzo rispetto all'ultima intesa mentre è rimasta invariata la retribuzione di posizione minima legata a ciascun grado della carriera diplomatica: gli importi sono stati confermati nella misura previgente oscillante tra i 20.867,85 euro per l'Ambasciatore a 6.747,61 euro annui per Segretari e Consiglieri di Legazione (per 13 mensilità). Dal 1° gennaio 2016 il nuovo decreto rivede, infine, al ribasso i parametri di attribuzione della retribuzione di risultato correlata ai risultati conseguiti in relazione alle diverse posizioni funzionali ricoperte.
Il quadro normativo
Il rinnovo conferma gran parte del quadro giuridico e normativo precedente. Tra le novità nelle assenze di malattia e per motivi di salute viene previsto il mantenimento della retribuzione piena al funzionario in caso di ricovero ospedaliero, day hospital, day surgery, ricovero domiciliare certificato dalla Asl o da struttura sanitaria competente, purche' sostitutivo del ricovero ospedaliero, pre-ospedalizzazione e pre-ricovero e per il successivo periodo di convalescenza post ricovero. Piccolo restyling anche per le assenze per malattia e motivi di salute: ai funzionari diplomatici sono riconosciuti tre giorni di permesso annui per l'espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistiche od esami diagnostici. Tali assenze sono assimilate alle assenze per malattia ai fini del computo del periodo di comporto e sono sottoposti al medesimo regime economico delle stesse. Le giornate di assenza possono essere giustificate mediante attestazione di presenza redatta dal medico o dal personale amministrativo della struttura, anche privati, che hanno svolto la visita o la prestazione.
Documenti: Il DPR numero 85/2018