Pensioni, Al via l'ultima fase della sistemazione degli estratti conto dei dipendenti pubblici
Entro la fine dell'anno un primo gruppo di 500mila dipendenti pubblici appartenenti agli enti locali potranno accedere al servizio online la mia pensione futura.
La sistemazione della posizione assicurativa consentirà anche ai dipendenti pubblici di avere un estratto consolidato e aggiornato sulla base del quale sarà possibile procedere all'erogazione delle prestazioni e accedere al servizio «La mia Pensione Futura» già disponibile per la generalità dei lavoratori del settore privato. A questo riguardo l'Istituto informa che già entro la fine dell'anno il servizio sarà disponibile ad un primo gruppo di 500mila lavoratori degli enti locali.
La sistemazione
La sistemazione della posizione assicurativa interessa circa 3,3 milioni di assicurati presso le cinque gestioni pubbliche (CTPS, CPDEL, CPS, CPI e CPUG) tra cui in particolare: 1.3 milioni Dipendenti Enti Locali e 1.9 milioni Dipendenti dello Stato di cui 950.000 appartenenti al comparto Scuola; 450.000 al comparto Militare e Sicurezza ed altri 450.000 del personale civile dell’Ammistrazione dello Stato.
Per la sistemazione della posizione assicurativa l'Inps ha già inviato una comunicazione ad oltre 600mila dipendenti pubblici con l'invito a consultare l'estratto conto e ad inviare una richiesta di variazione della posizione assicurativa (RVPA) per segnalare eventuali anomalie. In particolare l'Inps sta terminando l'invio della predetta comunicazione agli iscritti alle casse CPDEL, CPS, CPUG non già raggiunti dalle precedenti campagne di invio (circa 422 mila) tramite mail personale se è nota MAIL o PEC oppure per il tramite del datore di lavoro se non è noto un indirizzo elettronico.
Uno sforzo maggiore è riservato ai circa 128.000 iscritti che abbiano avuto almeno un periodo di iscrizione alla CPI (Cassa Pensioni Insegnanti) ai quali l'Istituto sta inviando l'estratto conto cartaceo con l'invito ad inoltrare eventuali RVPA. Il passaggio è delicato dato che dal prossimo 1° gennaio 2019, gli insegnanti delle scuole primarie paritarie, gli insegnanti degli asili eretti in enti morali e delle scuole dell'infanzia comunali, iscritti alla Cassa Pensioni Insegnanti (CPI) dovranno pagarsi di tasca loro i contributi prescritti (il termine è di cinque anni) per non perderli nell'ipotesi in cui il datore di lavoro non vi abbia provveduto (Circ. Inps 169/2017).