Riforma Pa, inizia la discussione a Palazzo Madama sul ddl delega
Una pioggia di richieste di modifiche si sono abbattute sulla Riforma della Pubblica Amministrazione. Il nodo è quello dei poteri del premier.
Kamsin Inizia oggi in commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama la discussione generale sulla riforma della pubblica amministrazione. In Commissione sono stati presentati oltre 1000 emendamenti al disegno di legge che intende, tra l'altro, riformare la dirigenza pubblica, modificare il sistema della conferenza di servizi e il silenzio assenso tra pubbliche amministrazioni, riordinare le funzioni e il finanziamento delle Camere di Commercio con la progressiva abolizione del contributo pagato dalle imprese, riordinare la disciplina dei servizi pubblici locali.
Il disegno di legge delega prevede inoltre la promozione della conciliazione dei tempi di vita e lavoro nelle amministrazioni pubbliche attraverso la possibilità per le pubbliche amministrazioni di stipulare convenzioni con asili nido e fornire servizi di supporto alla genitorialità.
Ad illustrare le linee generali delle proposte di modifica sarà il relatore Giorgio Pagliari (Pd), che in settimana vedrà il ministro della Funzione pubblica ed il sottosegretario Angelo Rughetti per concordare gli emendamenti da presentare al disegno di legge.
Ma il vero nodo del disegno di legge è sull'articolo 7, che, contiene nuove norme in materia di poteri del Presindente del Consiglio. Secondo alcuni senatori della maggioranza, la delega affida al premier troppi poteri e quindi sarebbe in contrasto con l'articolo 95 della Costituzione.
Zedde