Statali, Gutgeld: pronti allo sblocco dei contratti dal prossimo anno
Il Commissario alla spending review fissa i punti del prossimo intervento sulla revisione della spesa pubblica. Sulla Riforma delle Pensioni serve "cautela".
Kamsin Il tesoretto da 1,6 miliardi c'è davvero e potrà essere destinato alle fasce piu' deboli, la revisione della legge fornero sulle pensioni è sul tavolo del Governo ma serve l'ok dell'Ue, si lavora anche allo sblocco dei contratti nel pubblico impiego. E' quanto dichiara Yoram Gutgeld, consigliere economico di Renzi e commissario alla spending review in una intervista raccolta oggi dal quotidiano Il Messaggero.
Il Tesoretto nel Def non è una trovata a fini elettorali tiene a precisare il neo-commissario: "la crescita è più alta di quanto non fosse stato previsto in settembre e si è verificato un calo dei tassi d'interesse sul debito. Questi due fattori danno un po' dì margine in più». La destinazione di questi denari "è una decisione che deve prendere il governo. Ci sono diverse opzioni sul tavolo, ma sicuramente queste risorse andranno a favore delle fasce più deboli che finora non hanno avuto benefici. Non entro nel dettaglio, lo faremo, nelle prossime settimane."
Invalidità. I dettagli sulla spending review si conosceranno con la prossima legge di stabilità: "stiamo valutando come rimodulare alcune detrazioni fiscali. Sicuramente non interverremo su detrazioni e agevolazioni, come Iva, spese sanitarie, ecc. che toccano direttamente le tasche dei cittadini» ma ci saranno interventi sulle pensioni di invalidità: Abbiamo differenze di incidenza delle pensioni di invalidità tra Regioni che non sono giustificabili con i fattori sociodemografici. Dunque alcuni invalidi sono falsi e vanno individuati".
Trasporti locali ed Asl. Nel mirino poi ci sono i trasporti locali. «Rispetto ad altri Paesi europei i nostri trasporti pubblici sono meno efficienti. Serve più concorrenza e dunque più efficienza. Si possono ridurre i costi senza aumentare i biglietti, soprattutto peri pendolari e fasce più deboli». Una stretta che potrebbe riguardare anche le Asl «La premessa è che noi vogliamo aumentare e non ridurre il livello di servizio della Sanità. Ma questo servizio può migliorare a costi più bassi: troppe Regioni hanno troppe Asl e i costi sono troppo alti. Cominciamo a introdurre una sola centrale di acquisto per ogni Regione: grazie ai costi standard i risparmi saranno importanti, visto che perfino all'interno delle singole Regioni ci sono grosse differenze nell'acquisto della classica siringa».
Municipalizzate. Sono sempre nel mirino ma resistono sempre. «Questa volta no. L'anno scorso abbiamo chiesto a tutti gli enti pubblici di presentare un piano di razionalizzazione delle municipalizzate in base ai principi di efficienza ed economicità. Questi piani entro il 31 marzo sono stati presentati alla Corte dei conti regionali e in questi giorni li stiamo verificando e valutando. Poi decideremo se servirà un intervento normativa di sicuro chiuderemo tutte le partecipate che hanno solo manager e nessun dipendente. Ed è altrettanto sicuro che cercheremo di portare la massima efficienza nelle grandi società municipalizzate: migliorano i servizi per i cittadini e si riducono costi».
Pensioni. Gutgeld si dice d'accordo con il ministro Poletti che ha detto che bisogna intervenire sulla legge Fornero per permettere il pensionamento anticipato in cambio di una riduzione dell'assegno: "L'idea è buona e condivisibile. Il problema è che questo non è consentito dalle regole di contabilità europea in quanto crea deficit. Perciò dovremo ottenere da Bruxelles questo tipo di flessibilità, ma non è un traguardo raggiungibile in pochi mesi. Più che riformare la Fornero si tratta di utilizzare, il metodo contributivo, che è l'essenza e la forza di quella legge, per consentire più flessibilità. Ma a patto, ripeto, che si modifichino le regole europee. Lo spazio c'è: la Fornero ci permette una sostenibilità del sistema pensionistico che nessun altro grande paese ha in Europa e dunque consentire una flessibilità contabile è un'idea interessante da perseguire. Ma ci vuole tempo, bisogna strappare il sì di Bruxelles, dunque non bisogna creare troppe aspettative».
Pubblico Impiego. "Dopo 5 anni il nostro obiettivo è sicuramente quello di superare il blocco dei contratti degli statali. E, in ragione dei conti, speriamo di poter procedere ai rinnovi contrattuali il prossimo anno". Per risparmiare su affitti, spese energetiche e di manutenzione, Gutgled lavora poi all'accorpamento degli uffici pubblici sul modello del Federal Building americano: Vogliamo creare un unico ufficio in cui i cittadini possano interloquire con tutti gli uffici statali. Abbiamo chiesto a tutte le amministrazioni di fare un piano di razionalizzazione, con l'obiettivo di ridurre lo spazio per dipendente dagli attuali 40 metri quadrati a 25. Entro giugno riceveremo i piani e poi, insieme con l'Agenzia del demanio, procederemo alla razionalizzazione: paghiamo in manutenzione ed energia molto più che in affitti. Bisogna superare il modello napoleonico con decine di uffici indipendenti in ogni provincia, riorganizzando completamente gli sportelli per i cittadini. L'obiettivo non è solo risparmiare, ma offrire un servizio migliore. Ci vorranno 2-3 anni per completare questo percorso».
Patto di stabilità. "Sull'amministrazione centrale c'è molto lavoro da fare. Ma vogliamo continuare un percorso di efficienza nei Comuni. Abbiamo sbloccato il patto dì stabilità e i Comuni più efficienti che avevano soldi da spendere ma che a causa del Patto non potevano spenderli, ora avranno più risorse. E abbiamo chiesto ai Comuni meno efficienti di rimboccarsi le maniche. Questi percorsi dovranno procedere anche nel 2016 senza un aumento delle tasse locali per i cittadini. Metteremo online le misure di confronto, come efficienza, costi standard, ecc. Così i cittadini potranno valutare se il proprio sindaco lavora bene o male. Se aumenta le tasse perché dà più servizi, o se le aumenta perché non ha riformato l'amministrazione e spende troppo e male".
Sgravio contributivo esteso al 2016. Secondo Gutgeld bisogna confermare la riduzione di 18 miliardi delle tasse sul lavoro anche per il prossimo anno. Che, con la decontribuzione dei neoassunti e l'eliminazione del costo del lavoro dall'Irap, nel 2016 diventeranno automaticamente quasi 22 miliardi. Poi, se riusciremo a trovare più risorse, procederemo a un'ulteriore riduzione. La nostra priorità è tagliare le tasse sul lavoro".
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Zedde