Sovraffollamento carceri: l'Europa ci promuove
Giovedì, 05 Giugno 2014
- Roma, 5 giu. - Italia "promossa" dall'Europa,almeno fino al giugno 2015, sulla situazione del sovraffollamento delle carceri. Il Consiglio d'Europa infatti valuta positivamente i miglioramenti della situazione nelle carceri italiane e rinvia al giugno 2015 un'ulteriore valutazione sull'attuazione delle misure decise dal governo per affrontare il problema del sovraffollamento. In particolare e' stato apprezzato "l'impegno delle nostre autorita' a risolvere il problema del sovraffollamento carcerario" e "i risultati significativi ottenuti in questo campo grazie alle diverse misure strutturali adottate per conformarsi alle sentenze" della Corte, compreso "il calo importante e continuo della popolazione carceraria e l'aumento dello spazio vitale ad almeno 3 metri quadrati per detenuto". Il Consiglio d'Europa ha accolto con favore "la creazione di un ricorso preventivo nei tempi fissati dalla sentenza pilota sul caso Torreggiani" e preso nota "con interesse" delle informazioni "sulle misure prese per stabilire un ricorso risarcitorio, anch'esso previsto dalla sentenza pilota, attraverso un decreto legge che prevede la possibilita' di una riduzione di pena per i detenuti" ancora in carcere "e una compensazione pecuniaria" per quelli gia' usciti. Il ministro della giustizia Andrea Orlando ha accolto il giudizio positivo di Strasburgo sulle carceri italiane come "un riconoscimento al lavoro fatto", ma ha anche sottolineato che si tratta solo di "un punto di partenza". "C'e' ancora molto lavoro da fare. Avere risolto le urgenze, le emergenze non significa in alcun modo avere ancora un sistema penitenziario all'altezza della civilta' del nostro paese", ha detto Orlando ai giornalisti a margine di un consiglio Ue giustizia a Lussemburgo. "Credo che si debba proseguire sulla strada delle riforme. La riforma della giustizia complessiva dovra' affrontare anche questo capitolo in modo sistematico", ha concluso il ministro. "E' una notizia positiva, che pero' non deve indurci a dormire sugli allori", ha sottolineato il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, al termine del plenum di questa mattina. "Continuiamo ad essere sotto osservazione e tutti gli allarmi lanciati, a partire dal presidente della Repubblica, rimangono nella loro drammatica attualita'". Soddisfazione anche dall'Anm: per Rodolfo Sabelli un "segnale importante" e' giunto oggi dall'Europa, ma "si tratta di un primo passo" ed ora "occorre una revisione generale del sistema sanzionatorio, al di la' della pena detentiva come cardine esclusivo". .