Pensioni

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Le prime bozze del ddl di bilancio sconfessano le indicazioni della scorsa settimana formulate da Palazzo Chigi. Spunta una Quota 104 con penalizzazioni, finestre mobili più lunghe e nessuna sostituzione concreta per Opzione Donna. Rimodulate le fasce di indicizzazione delle pensioni il prossimo anno.
Lo prevede un passaggio del decreto legge n. 145/2023. L'Inps anticiperà il conguaglio della rivalutazione per l'anno 2022, che ordinariamente avrebbe effettuato a gennaio del prossimo anno. A dicembre, pertanto, i pensionati riceveranno gli assegni aggiornati più gli arretrati degli 11 mesi del 2023.
Pubblicato in Gazzetta il Decreto Ministeriale che fissa i nuovi requisiti per il pensionamento nel biennio 2025-2026. Per la terza volta consecutiva non ci saranno adeguamenti dei requisiti anagrafici per il conseguimento della pensione di vecchiaia.
Si potrà uscire con 63 anni e 41 anni di contributi salvo alcune deroghe per disoccupati, caregivers, gravosi, disabili e donne. I primi dettagli sul capitolo previdenziale contenuti nella manovra 2024.  
I chiarimenti in un documento dell’Inps. Tutelato il legittimo affidamento dei lavoratori che non hanno maturato 90 giorni di permanenza in CIGS. Rivive la prassi INPGI più favorevole.
Tra le ipotesi allo studio del Governo per rimediare alla brusca stretta su Opzione Donna di inizio anno si studia l’estensione di una pensione contributiva con 64 anni e 20 di contributi.
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