Acquisto prima casa, ecco le agevolazioni per il contribuente
Sono interessato all'acquisto di un immobile da adibire ad abitazione principale. Volevo sapere quali sono le agevolazioni fiscali e tributarie che la legge riserva per l'acquisto della prima casa. In particolare è vero che ci sono delle imposte di registro ridotte? Di quanto? Mauro Kamsin L'acquisto della prima casa è agevolato con speciali riduzioni delle aliquote fiscali. Le agevolazioni "prima casa", consistono in imposte sull'acquisto inferiori rispetto allo standard, da poco modificate e ulteriormente ridotte a partire dal 1° gennaio 2014. Nel dettaglio: per gli acquisti da privati (o da imprese esenti da Iva) si paga l'imposta di registro del 2% (anziché del 9%) sul valore catastale del fabbricato, indipendentemente dal prezzo di vendita e con un minimo di mille euro; più imposte ipotecaria e catastale in misura fissa di 50 euro ciascuna (non si pagano invece l'imposta di bollo e le tasse ipotecarie, pali a 320 euro). Il beneficio non si applica alle abitazioni di categoria catastale A1 (signorili), A8 (ville) o A9 (castelli e palazzi di eminente pregio storico-artistico).
Per gli acquisti soggetti a Iva, come ad esempio quelli fatti dall'impresa costruttrice, si sconta un'Iva del 4% sul prezzo di vendita, al posto del 10% altrimenti previsto per gli immobili non di lusso, più imposte fisse (registro, ipotecaria e catastale) per 600 euro complessivi (200 euro ciascuna). Per beneficiare di queste agevolazioni l'immobile deve essere "non di lusso" secondo alteri stabiliti dal Dm 2 agosto 1969. Per intenderci, sono escluse le singole unità immobiliari con una superficie utile complessiva superiore a 240 mq (esclusi balconi, terrazze, cantine, soffitte, scale e posti auto), o le abitazioni unifamiliari con piscina di almeno 80 mq.
Per fruire delle agevolazioni sulla "prima casa" l'acquirente deve avere la residenza nel comune dove si trova l'immobile o impegnarsi a stabilirla entro 18 mesi dalla stipula dell'atto. Si può però comprare, pur senza esservi residenti, nel comune dove si studia o lavora; e se ci si trasferisce all'estero per lavoro, la casa può trovarsi nel comune dove ha sede o esercita l'attività il soggetto da cui si dipende.
Zedde