Tasi 2014, è rebus sulle scadenze
Il mio comune ha deliberato a maggio un'aliquota Tasi del 2,0 per mille senza detrazioni. Al 16 giugno ho regolarmente pagato l'acconto nella misura del 50%. La scorsa settimana, però, ho letto che l'amministrazione comunale ha deciso un ulteriore aumento dello 0,5%, arrivando così al 2,5 per mille, sempre senza detrazioni. Come mi dovrò comportare? Gennaro
Kamsin Per il 2014, la Tasi si paga in tempi diversi, in base alla tempistica delle decisioni assunte dai comuni. In quelli che hanno deciso la misura delle aliquote e delle detrazioni con deliberazioni pubblicate sul portale del Mef entro il 31 maggio scorso, come nel caso indicato dal lettore, le scadenze sono 16 giugno e 16 dicembre. Quindi, chi rientra in questa casistica non è tenuto a rispettare il termine del 16 ottobre. Solo negli enti che hanno deciso le aliquote e le detrazioni entro il 10 settembre con le delibere pubblicate sul sito del Mef entro il 18 settembre, l'acconto dovrà essere pagato entro il 16 ottobre, mentre per il versamento del saldo deve essere effettuato entro il 16 dicembre. Se, invece, i comuni non hanno deciso neppure entro il 10 settembre con provvedimenti pubblicati entro il 18 settembre, la Tasi sarà da versare in un'unica soluzione entro il 16 dicembre.
Pertanto il lettore, nel caso specifico, non dovrà versare nulla entro il 16 ottobre. Dovrà, invece, versare il saldo a conguaglio entro il 16 dicembre. Se la seconda deliberazione è stata assunta dal comune entro il 10 settembre e pubblicata sul sito del Mef entro il 18 settembre, dovrà essere applicata l'aliquota del 2,5 per mille. In pratica, in questo caso, il conteggio della seconda rata dovrà essere effettuato nel seguente modo: 1) calcolare la Tasi dovuta per l'intero anno applicando il 2,5 per mille; 2) sottrarre dall'importo così ottenuto quello versato in acconto a giugno. La differenza rappresenta il saldo da versare entro il 16 dicembre.
Zedde