Buongiorno mi presento, sono Giovanni prossimo alla pensione ma una negazione non mi permette il prolungamento dei periodi marittimi e l'Inps mi risponde picche.
Mi rivolgo a qualcuno che conosca la materia oppure abbia una situazione simile alla mia.
Da giovane ho iniziato la contribuzione come lavoratore marittimo, e pertanto consideravo i periodi di imbarco + il prolungamento del 40% previsto dagli articoli 24 e 25 della legge 413/84
Successivamente, abbandonando tale lavoro, ho intrapreso l'attività di commerciante.
A parte i problemi per inserimento Servizio Militare e alcuni periodi antecedenti il 1980 da marittimo nel mio estratto conto INPS, mi apprestavo a richiedere pensione dal prossimo Febbraio, ma mi arriva ultima comunicazione che dice:
" "La contribuzione marittima è stata calcolata aggiungendo ai dati registrati nei nostri archivi, quelli presenti nell'estratto matricolare della gente di mare e del libretto di navigazione.
I periodi di effettiva navigazione sono stati prolungati di un ulteriore periodo con le modalità previste dagli articoli 24 e 25 della stessa Legge. I prolungamenti sono utili ai fini del raggiungimento del diritto e della misura della pensione e SONO RICONOSCIUTI SOLTANTO ED ESCLUSIVAMENTE AL MOMENTO DELLA LIQUIDAZIONE DI UNA PRESTAZIONE PENSIONISTICA INPS CON QUOTA A CARICO DEL FPLD. Essendo lei commerciante, la domanda di pensione è stata richiesta nell'apposita gestione commercianti e non nel fondo FPLD, pertanto il prolungamento della navigazione non può essere riconosciuto." "
Invito iscritti conoscenti della materia ad indicarmi se è vero che i prolungamenti non sono riconosciuti e se ci possono essere scappatoie per risolvere il problema