Un segretario comunale, classe 1948, entrato in carriera nell’agosto 1979 ha ottenuto la pensione di anzianità ex INPDAP con decorrenza 01.01.2011. Ai fini del trattamento di quiescenza sono stati valutati la laurea in giurisprudenza ed il servizio militare in quanto oggetto di riscatto.
Dopo il pensionamento è stato assunto con contratto a tempo determinato part-time (6 ore settimanali) quale segretario di un’ unione di comuni e ha prestato servizio per un periodo ininterrotto di 3 anni , 4 mesi e 10 giorni. Per per il dipendente fruente di trattamento di pensione di anzianità l’Ente ha versato il contributo CPDEL (8,85%) e fondo pensioni (0,35%) oltre alla quota di contributo di sua spettanza,
Poiché non può ottenere ulteriori incarichi nelle pubbliche amministrazioni per il divieto introdotto dal DL 90/2014, il predetto lavoratore , per il servizio prestato presso l’Unione di Comuni, intende richiedere la “quota aggiuntiva” di pensione secondo la normativa vigente in materia.
Avendo riscontrato opinioni contrastanti al riguardo si chiede , se a vostro parere :
a)Il predetto lavoratore, titolare di pensione di anzianità ex INPDAP abbia diritto ad ottenere per il periodo di servizio prestato, dopo il pensionamento, presso altro ente pubblico con rapporto di lavoro a tempo determinato , della quota aggiuntiva di pensione
b)l’ottenimento della quota aggiuntiva di pensione possa avere effetti pregiudizievoli per il trattamento di quiescenza in godimento
Si ringrazia e si porgono cordiali saluti