procedura di mobilità

mille grazie

Occorre farsi rilasciare un ecocert da inps per verificare , e mostrare all'azienda la reale posizione contributiva.
A questo punto verificare la disponibilità dell'azienda a farsi carico degli eventuali contributi volontari da versare per raggiungere la meta.

Contemporaneamente occorrre verificare, in base al numero di turni notturni eseguiti, la possibilità di beneficiare del trattamento più favorevole per i cd. lavori usuranti che consentirebbe, con un minimo di 64 turni notturni annui, la pensione a 63 anni.
Meglio legere cosa è riportato sul portale inps

www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=9652

mmmmmmmmmmm capisco l'inghippo... occorrono 2228 settimane, calcolando i tre anni di mobilità sono 156, quindi al 30/12/14 dovrebbe averne almeno 2072 che non credo siano realisticamente raggiungibili poiche nell'estratto contributivo ci sono almeno 26 settimane non utili per il conteggio... e si arriverebbe al max a 2040.
Che voi sappiate esiste qualche via alternativa o non va accettata la mobilità? (sempre che poi non venga imposta d'autorità)

Giusti, hai indicato come contribuzione utile 2000/2050 settimane, termine non proprio preciso.
Per raggiungere il requisito fornero di 42 anni e 10 mesi deve totalizzare 2.228 settimane.
Quindi se ha solo 2000 settimane al 31/12/2014 raggiungerà 2.157 settimane (3x52 + una del 2018), nel caso ne avesse 2050 raggiungerebbe 2.207 settimane.
Quindi, se prescindiamo dai benefici previsti per i lavoratori usuranti, i conti non tornano, controlla i dati.

Mi spiego, l'importante è non ritrovarsi "esodati" senza pensione e senza assegni...
la società offre un sostegno economico fino al raggiungimento dei requisiti di pensione nel corso del periodo di mobilità, sostegno che sommato all'indennità inps copre una buona parte dello stipendio, quindi è da ritenersi accettabile...
Atteso che la mobilità dura tre anni, iniziando dal gen 2015, sarebbe dunque coperto fino al termine del 2017, e quindi mi sembra che potrebbe accedere alla pensione anticipata al maturare dei 42 anni e 10 mesi di anzianità addirittura prima della scadenza dei tre anni di mobilità... sbaglio?
naturalmente tutto ciò fermo restante l'attuale normativa, e senza contare l'eventuale riconoscimento dei lav. usuranti che potrebbero anticipare ulteriormente il collocamento in pensione.

Giusti, dovresti specificare meglio cosa intendi per "convenienza economica".
Se la mobilità copre l'intero periodo periodo scoperto per traguardare la pensione, la convenienza economica è strettamente correlata al "sostegno economico" che non hai quantificato neanche in misura percentuale rispetto alla retribuzione attuale.
In merito alla mobilità posso dirti che le retribuzioni figurative del periodo verranno, in sede di calcolo, rivalutate con riferimento alla variazione delle retribuzioni del settore di appartenenza. Quindi dal punto di vista pensionistico danno molto contenuto.
In merito alla retribuzione figurativa iniziale, posso dirti che le indennità di turno e notturno percepite, poichè costituiscono elemento retributivo non costante (legato alle presenze che costituiscono una variabile), non saranno considerate.
In conclusione accettare la mobilità comporta dei mancati guadagni (indennità di turno, straordinari, accantonamento tfr etc ), ma se mi dici che non ci sarà possibilità di scegliere, allora occcorrerà solo far leva sull'incentivo, per il quale ritengo ci sia o sarà un accordo sindacale.