Lavoratori precoci

Buongiorno. Il tasso di sostituzione è un dato puramente statistico e molto generico che non ha nulla a che a vedere con il calcolo effettivo dell'importo della pensione. Questa viene calcolata in base al reddito medio degli ultimi anni per una quota e per un'altra esclusivamente in base al totale dei contributi versati dal 2012 (o talvolta dal 1996).

Ahimé queste percentuali sono usate a scopo politico-giornalistico, ma nel pratico di singole persone è un dato che non va considerato. Ogni situazione ha delle sue particolarità e due persone con un percorso lavorativo simile possono ritrovarsi due pensioni di importi anche molto diversi.

Passando al suo caso specifico il pensionamento precoce applica lo stesso sistema di calcolo di altre pensioni (misto). Ovviamente l'importo sarà più basso perché va con 41 anni di contributi e non 42 anni e 10 mesi e quindi non ci sarebbe il reddito di quasi due anni, oltre ad un'altra piccola diminuzione dovuta all'età in cui vai in pensione, appunto anticipata di 1 anno e 10 mesi

In linea generale è raccomandato usufruire del beneficio sia perché per gli uomini l'anticipo è piuttosto consistente (appunto di quasi 2 anni) sia perché si sta avvicinando il 2027, l'anno dal quale dovrebbero scattare gli aumenti dei requisiti salvo interventi da parte del governo (che finora sono stati ristrettivi e non a vantaggio dei lavoratori)

Si ricordi però che a differenza delle altre pensioni principali (anticipata, vecchiaia), come precoce non potrà prestare attività lavorativa una volta pensionato, fino al raggiungimento dell'età di vecchiaia (ad oggi 67 anni)

Salve , volevo chiedere se è veritiero che con la pensione lavoratori precoci il tasso di sostituzione è del 85% ?