Quando può essere respinta una domanda di pensione per questioni formali

sono usciti i dati INPS. Da una parte, come immaginavo, i coefficienti di conversione sono peggiorati intorno al 2%, però il coefficiente di rivalutazione del montante supera il 3%, per cui alla fine se calcolano la pensione a gennaio anziché a dicembre perdo "solo" il primo mese, perché peggioramento del coefficiente di calcolo (2%) + rivalutazione mancata per l'inflazione (1%) pareggiano con l'incremento del montante (3%), quindi alla fine prendo sostanzialmente lo stesso importo mensile.

Salve a tutti,
ho presentato domanda per la pensione quota 103 (pensione anticipata flessibile)  il 7 ottobre con decorrenza 01/12. I requisiti sostanziali (contributi + età + 7 mesi di finestra) ci sono tutti a partire già da un mese prima, cioè dal 1° novembre.
Dato che l'anno prossimo verranno modificati i parametri di conversione (probabilmente in peggio, visto che la vita media post covid pare allungarsi nuovamente) volevo evitare che per un errore formale nella domanda, questa - anziché considerarla integrabile con eventali correzioni - venisse respinta per farmela ripresentare con decorrenza 2025 e i nuovi parametri, a tutto vantaggio delle casse INPS ovviamente.
Passato un mese ho allegato la domanda ad una richiesta per "INPS risponde"; ho chiesto se potevano dirmi se vedevano degli errori formali "irrimediabili" (non la liquidazione della pensione) per poterla eventualmente ripresentare prima del 30 novembre. Come al solito l'INPS ha alzato il muro di gomma e mi ha adesso risposto che... potevo far partire la domanda dal 1° novembre, senza dirmi se formalmente appare priva di errori formali "irrimediabili".
Qualcuno mi sa dire se una domanda di pensione - per la quale si hanno i requisiti sostanziali - può essere respinta per questioni formali e in quali casi?
Grazie
Roberto