Salve,
le scrivo per conto di mio padre Scicchitano Francesco,in quanto cieco assoluto.
In data 09-06-2013 è stato riconosciuto dal CTU,nominato dal tribunale,cieco assoluto con diritto alla pensione in qualità di non vedente.
Il giudice,in base a quanto decretato dalla perizia medico legale,dichiarava a sua volta di essere cieco assoluto con diritto alla pensione.
Inoltrata all'INPS domanda per la liquidazione della pensione con relativa indennità di accompagno per come prescritto dalla legge,l'INPS liquidava la sola pensione adducendo come unica ragione che l'indennità d'accompagno non era stata specificata nè nella perizia nè nella omologa mentre,per legge,non vi è bisogno di specifica in quanto il cieco assoluto ha diritto all'accompagno.
Recatosi nella locale sede INPS per le rimostranze del caso gli è stato definitivamente dichiarato che non ha diritto all'accompagno,mentre mio padre ha chiesto alla funzionaria addetta come mai un cieco ipovedente percepisca 490 euro ( circa ),mentre mio padre,cieco assoluto,dovrà percepire solo 302 euro.
Per tanto si chiedono lumi sul caso e se l'INPS si è comportata correttamente.
Distinti Saluti
Francesco Scicchitano
