Sono un sessantenne lavoratore autonomo da 18 anni, mentre prima sono stato dipendente pubblico per 23 anni (contando anche il riscatto della laurea).
Mi hanno detto all’INPS che potrei andare in pensione con la totalizzazione, avendo raggiunto il minimo di 40 anni di contributi.
La sorpresa, però, è che detta pensione verrebbe erogata solo dopo 18 mesi dal momento della necessaria cessazione dell’attività lavorativa attuale, con successiva domanda di totalizzazione, appunto.
Le sembra corretto dover attendere 18 mesi senza poter lavorare ancora e senza riscuotere la pensione? Mi sembrerebbe giusto (ma ovviamente la cosa è ininfluente) poter fare la domanda di totalizzazione oggi, in presenza dei 40 anni di contributi, ed attendere la pensione tra 18 mesi lavorando ancora, eventualmente anche senza che il versamento degli ulteriori contributi modifichi il calcolo della pensione. Lei che ne pensa?
Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti