IV salvaguardia

Sig. Omero,
per prima cosa mi sento di consigliarle di prendere un appuntamento specifico per le posizioni salvaguardate con lo "Sportello Amico" dell'INPS tramite il numero verde 803164 ovvero tramite lo sportello territorialmente competente.

per il punto 2) confermo che una seconda domanda di ricongiunzione si può presentare dopo 10 anni - e non è il suo caso- ovvero alla presentazione della domanda di pensione che lei però ha già inoltrato ma ritengo che sia un problema superabile.

per il punto 3) Ministero del Lavoro, purtroppo, non rilascia la certificazione bensì una attestazione per l'accoglimento dell'Istanza sotto il piano giuridico dei requisiti sul rapporto di lavoro e dei permessi / congedi usufruiti che a sua volta trasmette all'Inps territoriale.

In merito al nocciolo della questione che, allo stato attuale, non rientra nei limiti previdenziali al 6 gennaio 2015, ritengo che l'Inps Territoriale proceda alla reiezione per motivi amministrativi proprio per carenza dei requisiti senza una richiesta di ricongiunzione in corso.
D'altronde nessuno allo stato attuale le può assicurare che rientrerà nella graduatoria dei 2500 con la successiva CERTIFICAZIONE emessa dall'INPS Centrale, anche se ha delle ottime chance.

Si rechi fiducioso allo Sportello Amico quanto prima possibile, al fine di dirimere la questione che comunque la porterà a fare delle scelte, anche di tipo economico, accettando o meno di ricongiungere il periodo di contribuzione di lavoro autonomo.

Con i migliori saluti
renato

Grazie della risposta! Temo però di non essermi spiegato bene o di non avervi dato tutte le informazioni.

1) Intanto, la mia data di nascita è 06.03.1952

2) Sulla ricongiunzione, ho già fatto una prima domanda nel 2009 (e l’importo era circa € 29000): al tempo ero al lavoro e con prospettive diverse, per cui avevo valutato non conveniente la ricongiunzione.
Questo riduce le mie possibilità: mi risulta infatti che una 2^ possibilità di ricongiunzione sia prevista solamente quando si presenta la domanda di pensione.

3) Sulla salvaguardia, ho già presentato la domanda per la 4 salvaguardia unitamente alla domanda di pensione (ma senza domanda di ricongiunzione, perchè così mi è stato consigliato, in attesa di maggiore chiarezza da parte dell'INPS).
Ho già ricevuto dal Ministero del Lavoro la certificazione dei requisiti per la quarta salvaguardia.

Adesso l’INPS deve verificare anche i requisiti per la pensione ed è qui che nasce il problema. Avendo 36 anni di contributi versati, di cui 170 settimane come lavoratore autonomo, attualmente sono considerato autonomo e maturerei la pensione il 1 gennaio 2016 (62 anni + 18 mesi di finestra) e sarei dunque fuori dalla salvaguardia.
Potrei rientrare solo ricongiungendo queste 170 settimane, perché in quel caso maturerei la pensione a 60 anni + 36 di contributi + 12 mesi di finestra (e sarei già in pensione).
Ad oggi non mi è stato detto da alcuno se sia ancora possibile o meno la ricongiunzione.

Sig. Omero,
ha chiesto un parere ed io provo a darle la mia versione.
Innanzitutto voglio evidenziare che, secondo il mio punto di vista, se non mi sfugge qualcosa di fondamentale, la sua pratica, non è stata gestita al meglio, anzi, con il rischio di diventare presuntuoso, direi con disinvolta superficialità.

Ovviamente indico per sommi capi le varie fasi che a mio avviso andavano tentate:

1) non non cita la data di nascita, di conseguenza prendo per buona la data del 1° gennaio 2015 quale decorrenza della pensione con l'eventuale ricongiunzione;

2) entro il mese di gennaio 2014 - inoltro della domanda per ricongiungere i periodi di lavoro autonomo nell'AGO con la legge 29/79;

3) entro il mese di febbraio 2014, ovviamente prima del giorno 26 ma non a gennaio - inoltro dell'Istanza alla DTL di competenza per la 4^ salvaguardia, con l'invio contemporaneo della domanda di pensione all'INPS territoriale proprio in base alla citata salvaguardia;

4) entro il mese di marzo/aprile le sarebbe pervenuta la lettera con il costo effettivo della ricongiunzione e da quel momento avrebbe avuto 60 giorni di tempo per valutare ed eventualmente accettare o meno la "proposta", anche sotto il profilo strettamente economico.

5) qualora non fosse ancora arrivata la certificazione della Salvaguardia, ipotizzando il mese di giugno e comunque prima della scadenza delle prime 3 rate (prassi corrente) lei poteva tranquillamente pagarle e nella peggiore delle ipotesi interrompeva successivamente il pagamento delle altre rate con la relativa richiesta di restituzione all'INPS dell'intera somma versata - per le ricongiunzioni è prevista questa clausola al contrario dei riscatti che non è possibile esercitare.

Dal mio punto di vista avrebbe avuto una chance che per quanto mi par di capire ha perduto e su questo punto chiederei anche un parere all'autorevole Giogione, che magari mi smentirà su tutta la linea.

Le dico tutto questo perchè è una situazione che si verifica più volte di quanto si immagini.

Scusandomi anticipatamente per la particolare durezza, le auguro una buona serata
renato

Buongiorno.
Ho 62 anni e dal 2.12.2011 sono senza lavoro, ammortizzatori (solo un anno di disoccupazione, niente cassa integrazione) e pensione, per licenziamento per giusta causa.
Ho maturato 36 anni di contributi, di cui 3 iniziali come autonomo, e non ho mai effettuato interventi come ricongiunzione o totalizzazione, per cui ho una posizione pensionistica da autonomo, nonostante i 33 anni su 36 versati da dipendente.
Per rientrare nella IV salvaguardia ho i requisiti (licenziamento), ma non quelli pensionistici: infatti, essendo io considerato autonomo, la data di pensione per me sarebbe il 1.1.2016.
Vorrei pertanto ricongiungere i 3 anni versati come autonomo e passare ad una posizione pensionistica da dipendente: in questo modo, infatti, pur pagando decine di migliaia di euro, otterrei la data di pensione dell' 1.1.2015 e dunque dovrei poter rientrare nella salvaguardia anche per il requisito pensionistico.
Purtroppo questa operazione è costosissima per soli 3 anni.
Oltretutto, cosa più grave, ad oggi nessuno (CAF, INPS, più volte interpellati) è riuscito a dirmi con certezza se questa operazione è consentita e se mi garantisce l'ottenimento della pensione da esodato.
Sono vittima di una ingiustizia multipla: licenziato a pochi giorni dal decreto Monti e a 60 anni d'età, con pochissimi ammortizzatori sociali in quanto di ditta artigiana (niente cassa integrazione, un solo anno di disoccupazione); costretto a pagare decine di migliaia di euro per ottenere qualcosa e senza che nessuno sappia darmi informazioni certe a riguardo.
Gradirei un vostro parere.
Omero