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cumulo casse professionali

26/03/2018 17:49 - 26/03/2018 18:14#51063 da agamennone
Risposta da agamennone al topic cumulo casse professionali
Scusami Luciano, ma rimane sempre il fatto del limite anagrafico della Monti-Fornero, cioè i 66 anni e 7 mesi o no?. Io ho 44 anni di contributi (da cumulare) ma "solo" 65 anni e 7 mesi.

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26/03/2018 17:09#51061 da Hulk56
Risposta da Hulk56 al topic cumulo casse professionali
Leggendo quanto ha pubblicato Farma53, c’è da rimanere allibiti di fronte all’asserzione in base alla quale: non è possibile che i 65 € siano a carico dell’aspirante pensionato, “POICHÉ OCCORREREBBE UNA APPOSITA NORMA DI LEGGE...”. Ma loro NON stanno attuando una norma di legge GIA’ IN VIGORE!!! Sembra tutto surreale; ma è possibile che in Italia siamo ridotti così male?!

denny56

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26/03/2018 15:06#51060 da Farma53
Risposta da Farma53 al topic cumulo casse professionali
2 Cumulo. Cosmed: «Infinita e desolante querelle per 65 euro: intervengano governo e istituzioni». Oggi incontro al Ministero del Lavoro
La trattativa Adepp – Inps è ancora in corso. La ragione della mancata firma sono i 65 euro una tantum delle spese, che peraltro i contribuenti interessati sarebbero disponibili a pagare di tasca propria. A questa proposta è stato risposto che non è possibile che l’interessato paghi di tasca propria in quanto sarebbe necessaria una norma di Legge approvata dal Go-verno e dal Parlamento con tempi non brevi

Nonostante le indiscrezioni di stampa (vedi allegato) non c’è ancora accordo tra Adepp e Inps. L’Inps ha lanciato una controproposta (vedi allegato).L’Adepp ha prodotto un parere favorevole alla sua tesi del Ministero del lavoro e ha emesso un comunicato “il Ministero del lavoro dà ragione alle Casse Professionali. Boeri firmi subito.” (vedi allegato).

Sono passati:
1) 15 mesi dall’approvazione della Legge, proposta sollecitata e fortemente voluta da questa Confederazione, che non richiedeva decreti attuativi. Da tutti definita una vittoria della civiltà giuridica (vedi allegato)

2) Oltre un anno dall’apertura del tavolo tecnico Casse-Inps–Ministero del lavoro (vedi allegato)



3) Un anno dalla prima circolare Inps sul cumulo (16 marzo 2017) che applicava il cumulo per la gestione separata Inps preannunciando una successiva circolare per definire il cumulo con le casse professionali (vedi allegato)

4) 5 mesi dalla circolare Inps 140 che applica il cumulo agli iscritti alle Casse subordinandola però al-la stipula della convenzione Inps-Casse (vedi allegato)

Inoltre: lo scorso 20 febbraio 2018 in una conferenza stampa congiunta Inps e Adepp annunciavano di aver raggiunto l’accordo per la convenzione. (vedi allegato)

Ricordo che la convenzione è condizione necessaria e sufficiente per l’avvio della procedura, perfezionabile con successivi accordi tra Inps e singole casse.

Nei giorni successivi emergeva che Adepp e Inps in realtà avevano sottoscritto due testi diversi, nasceva così una querelle ma di fatto si evidenziava che la necessaria convenzione non c’è e pertanto non si può procedere. Come gli atti notarili un documento è valido se espresso contemporaneamente e congiuntamente da entrambi i contraenti su un testo condiviso. Al momento questo atto non c’è.

La ragione della mancata firma sono i 65 euro una tantum delle spese, che peraltro i contribuenti interessati sarebbero disponibili a pagare di tasca propria. A questa proposta è stato risposto che non è possibile che l’interessato paghi di tasca propria in quanto sarebbe necessaria una norma di Legge approvata dal Go-verno e dal Parlamento con tempi non brevi. Parimenti non sarebbe possibile liquidare le pensioni con una prima rata decurtata di 65 euro. Ad impossibilia nemo tenetur.

Nel frattempo le parti hanno emesso numerosi comunicati ufficiali solidarizzando con gli utenti in attesa (una parte di loro sono in una condizione di veri e propri esodati senza stipendio e pensione, altri differisco-no il pensionamento maturato) ne elenchiamo un paio (vedi allegato).

Numerose le prese di posizione su questioni di principio, etiche, giuridiche e sui rischi di presunti danni erariali, dichiarazioni disponibili sulla stampa da qualunque motore di ricerca.
Per la verità non si comprende che differenza sussista tra cumulo e totalizzazione che già prende le mosse da una convenzione Inps-Casse.

Alcune Casse si sono portate avanti con il lavoro sottoscrivendo anche le specifiche convenzioni, tuttavia sono atti unilaterali non controfirmati da Inps e pertanto non validi di per sé.
Contemporaneamente Inps dichiara che la piattaforma informatica è pronta e assicura che firmata la convenzione è operativa per liquidare le pensioni.

Il 22 marzo anche il Responsabile della Direzione Centrale Pensioni dell’Inps, Dott. Sabatini con mail alla COSMED conferma lo stato dell’arte (vedi allegato).

E’ indispensabile un forte intervento del Governo e del Ministero del Lavoro anche in considerazione del suo ruolo di Ministero vigilante di entrambi i contendenti. In tal senso COSMED ha chiesto un incontro con il Ministero del lavoro che si svolgerà lunedì 26 marzo.

Indispensabile sbloccare la situazione assolutamente sproporzionata tra il disagio e i danni che si arrecano ai contribuenti e all’immagine delle Istituzioni e la materia del contendere.

Giorgio Cavallero
Segretario generale Cosmed

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26/03/2018 15:05#51059 da Farma53
Risposta da Farma53 al topic cumulo casse professionali
1 PREVIDENZA

Cumulo gratuito, nello scontro tra Inps e Adepp ci rimettono professionisti
–di Federica Micardi |
26 marzo 2018 |
il cumulo gratuito per i professionisti è ancora in fase di stallo. Manca un accordo tra Casse di previdenza e Inps sul costo di gestione della pratica di cumulo, quantificato in 65 euro.
Per l’Inps questa spesa va condivisa tra gli enti previdenziali interessati in quota parte, per le Casse è un onere che si deve accollare l’Inps, che per legge dovrà erogare le pensioni d cumulo dei professionisti anche se nell’arco dell’attività lavorativa non è stato versato all'istituto pubblico di previdenza neppure un euro. Intanto il tempo passa e i professionisti aspettano. La normativa di riferimento La questione del cumulo gratuito si aperta con la legge di bilancio 2017 (articolo 1, comma 195, della legge di bilancio n. 232 dell'11 dicembre 2016).
Il cumulo permette agli assicurati che hanno maturato periodi contributivi in diverse forme di previdenza obbligatoria, di accedere al pensionamento di vecchiaia o di vecchiaia anticipata, sommando i periodi non coincidenti.
Nei 15 mesi trascorsi Inps e Adepp – l’associazione che rappresenta le Casse di previdenza dei professionisti – hanno avuto una serie di incontri tecnici per consentire l’operatività del cumulo. Era necessario, infatti, permettere alle banche dati pubbliche e private di dialogare tra di loro e creare presso l’Inps una piattaforma ad hoc. Questa condivisione di dati ha permesso di scoprire che potenzialmente sono 700mila i lavoratori che potranno accedere al
cumulo e il 10% di loro ha più di 60 anni.
Nel corso del 2017 l’Inps sul cumulo ha pubblicato due circolari, la 60/2017 e la 140/2017 focalizzata sui professionisti, dove viene precisato che sarà l’Inps a pagare i trattamenti pensionistici in cumulo e comincerà a farlo quando tra Inps e Casse sarà stipulata un’apposita convenzione. La convenzione, presentata il 20 febbraio scorso, aveva “lasciato in bianco” la questione del costo di gestione, ora oggetto di scontro.
La legge di bilancio, che ha introdotto il cumulo gratuito ha stanziato dei fondi per sostenere finanziariamente l’operazione, risorse che secondo l’Inps devono foraggiare le pensioni in cumulo erogate dall’istituto - il cumulo comporta un aggravio di uscite rispetto a quanto preventivato -, mentre secondo Adepp devono anche coprire i costi di gestione.


Dove siamo oggi


In questi ultimi dieci giorni abbiamo assistito a un serrato botta e risposta tra Inps e Adepp. In sintesi ecco cosa è successo:
Venerdì 16 marzo - L’Adepp con un comunicato invita l’Inps a erogare subito le pensioni in cumulo e risolvere in separata sede la questione dei costi di gestione. Sabato 17 marzo - Il presidente Inps, Tito Boeri scrive una lettera aperta ai professionisti invitandoli a fare pressioni sulle Casse perché firmino la convenzione.
Lunedì 19 marzo - In risposta le Casse inviano all’Inps la convenzione di febbraio firmata senza però la parte relativa al costo di gestione.


L’Inps, nel frattempo, aveva anche chiesto lumi al ministero del Lavoro che ha risposto che la questione andava risolta tra le parti. Il ministero, però, aveva a sua volta chiesto due pareri tecnici al proprio interno, uno di questi era in linea con quanto sostenuto dalle Casse.


Giovedì 22 marzo - Quando l’Adepp ha tra le mani il parere che le dà ragione, espresso dalla Direzione generale delle politiche previdenziali del ministero del Lavoro, scrive un comunicato in cui invita l’Inps a erogare le pensioni in cumulo senza più indugiare.
L’Inps rilancia chiedendo ad Adepp di firmare una nuova convenzione che sblocchi subito l’erogazione delle pensioni in cumulo rimandando la questione del costo di gestione prima a un tavolo di confronto e, trascorsi 60 giorni senza un accordo, a un giudice super partes.
23 marzo - Per Adepp, che non intende cedere sui costi gestionali, l’Inps ha già in mano le convenzioni firmate per cui deve solo renderle operative.


In questo palleggiarsi di responsabilità i professionisti che hanno lasciato il lavoro certi di poter cumulare si trovano senza attività e senza pensione.

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26/03/2018 14:56 - 26/03/2018 14:58#51058 da Flavio Carraro

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26/03/2018 11:06#51045 da sus
Risposta da sus al topic cumulo casse professionali
Bravo Luciano 1253, hai perfettamente ragione!

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