Assegno Unico, Stop da Marzo alle detrazioni per i figli a carico
Nota Inps in merito al decollo dell'assegno unico previsto dal 1° marzo 2022. Per coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza l'assegno verrà versato in automatico sulla carta RdC, senza bisogno di inoltrare alcuna domanda.
A partire dal mese di marzo, in attuazione della normativa sull'Assegno Unico, cesseranno le prestazioni attualmente erogate in busta paga o con la pensione per il nucleo familiare e le detrazioni fiscali. L'Assegno Unico, infatti, sostituisce tutte le altre prestazioni e sarà erogato dall'Inps sull'Iban indicato dal richiedente. Lo rende noto l'INPS in un comunicato stampa in cui ribadisce, tra l'altro, che per tutti coloro che ne hanno gia' fatto domanda, comunicando correttamente l'Iban, l'assegno verrà corrisposto entro il mese di marzo.
L'Iban che si comunica, deve essere un servizio di pagamento operante in uno dei Paesi dell'area Sepa (conto corrente bancario/postale, carta di credito o di debito, libretto di risparmio).
Inoltre, per il corretto addebito dell'assegno unico, l'Iban deve risultare intestato o cointestato al beneficiario della prestazione, fatta salva l'ipotesi di domanda presentata dal tutore di genitore incapace: in tal caso l'Iban puo' essere intestato o cointestato al tutore, oltre che al genitore medesimo. Qualora non venga accettata la corrispondenza della titolarità dell'Iban al codice fiscale del richiedente il pagamento verra' bloccato. I cittadini che abbiano gia' presentato domanda possono accedere alla domanda gia' inoltrata tramite le loro credenziali e modificare l'Iban direttamente.
Per coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza l'assegno verrà versato in automatico sulla carta RdC, senza bisogno di inoltrare alcuna domanda.
Stop alle detrazioni fiscali per i figli a carico
Dal 1° marzo 2022 non troveranno più applicazione le detrazioni fiscali per i figli a carico minori di 21 anni, ivi incluse le detrazioni le maggiorazioni delle detrazioni per i figli minori di tre anni e per i figli con disabilità. Viene abrogata pure la detrazione per le cd. famiglie numerose (in presenza di almeno quattro figli).
Resterà, in sostanza, in vigore solo la detrazione base (950 euro) per i figli con almeno 21 anni cumulabile con l'assegno unico nel caso in cui questo sia corrisposto oltre il 21° anno di età (figli disabili). Confermate pure le detrazioni per gli altri familiari a carico (es. il coniuge).
Regole di calcolo
Invariate le regole di calcolo. Per quanto riguarda quella per i figli che, come detto, viene mantenuta da 21 anni in su per determinare la detrazione Irpef effettiva è necessario moltiplicare la detrazione teorica (950€) per il coefficiente che si ottiene dal rapporto tra 95.000, diminuito del reddito complessivo, e 95.000. Nel reddito complessivo non va considerata l'abitazione principale e le relative pertinenze. Va compreso, invece, il reddito dei fabbricati locati assoggettato al regime della cedolare secca. Se i figli sono più di uno, l'importo di 95.000 euro indicato nella formula va aumentato per tutti di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo. Pertanto è pari a 110.000 euro nel caso di due figli a carico, a 125.000 per tre figli, a 140.000 per quattro, e così via.
L'importo di 95.000 euro è aumentato per tutti di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo solo in presenza di più figli per cui sussiste il diritto alla detrazione (dunque se non si percepisce l’assegno unico).