Dl cultura, dal Senato via libera definitivo all'art bonus
Con l'approvazione definitiva del decreto cultura (dl 83/2014) arrivano al traguardo i crediti di imposta studiati per dare ossigeno al patrimonio, allo spettacolo e alla rete alberghiera e per velocizzare il Grande progetto Pompei, ed altre opere d'arte del Bel Paese. Kamsin Sono queste infatti le principali novità sul fronte fiscale che sono state stabilizzate in legge con il voto di fiducia del Senato lo scorso 28 luglio.
Come si ricorda, in relazione alla tutela del patrimonio culturale e allo sviluppo della cultura, il provvedimento introduce, anzitutto, un regime fiscale agevolato di natura temporanea, sotto forma di credito d'imposta, in favore delle persone fisiche e giuridiche che effettuano erogazioni liberali in denaro per interventi a favore della cultura e dello spettacolo. Durante l'esame parlamentare è stato previsto che il credito di imposta è riconosciuto anche ove le erogazioni sono destinate ai soggetti concessionari o affidatari dei beni culturali pubblici. I contribuenti possono usufruire del credito nella misura del 65% delle erogazioni effettuate nel 2014 e nel 2015 e del 50% per il 2016.
Il provvedimento inoltre prevede benefici fiscali per la produzione cinematografica e audiovisiva finalizzati, in particolare, ad attrarre investimenti esteri in Italia. In particolare si tratta di benefici già esistenti che vengono aumentati – passa da 5 milioni a dieci il tax credit riconosciuto ai film stranieri girati in Italia con manodopera italiana e da 100 a 115 milioni, a partire dal 2015, la dote per i bonus fiscali di cui possono beneficiare cinema e audiovisivo – e di un altro introdotto durante il passaggio parlamentare. Quest'ultimo è il credito d'imposta del 30% a cui sono ammesse, fino a un massimo di 100mila euro e comunque nei limiti di un budget di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2018, le sale cinematografiche in attività almeno dal 1° gennaio 1980.
Altro credito d'imposta è quello concesso al turismo. In questo caso il bonus fiscale scende al 30% e interessa sia gli interventi di digitalizzazione sia di riqualificazione (ristrutturazione, eliminazione delle barriere architettoniche, incremento dell'efficienza energetica, acquisto di mobili) degli esercizi ricettivi.
Sempre in tema fiscale, c'è un'altra novità inserita durante l'esame del provvedimento alla Camera: si tratta dell'istituzione di una commissione che dovrà esaminare la disciplina del tax free shopping, ovvero l'esonero dalle imposte degli acquisti fatti in Italia da turisti extra–Ue, per individuare risorse da destinare alla promozione del turismo.
Sono state introdotte anche norme che applicano la disciplina delle start-up innovative anche alle società che puntino alla promozione dell'offerta turistica nazionale attraverso l'uso di tecnologie e lo sviluppo di software originali. Se tali società sono costituite da persone con meno di 40 anni, godono anche di agevolazioni fiscali all'atto della costituzione.
Zedde