Pensioni, Omissioni contributive senza sanzioni per le Pa
I chiarimenti in un documento dell’Inps dopo la novella contenuta nel decreto legge milleproroghe. Le Pa committenti hanno tempo sino al 31 dicembre per regolarizzare le omissioni contributive cadute in prescrizione dei propri collaboratori.
Stop alle sanzioni e agli avvisi di addebito nei confronti delle Pa che non hanno versato i contributi alla gestione separata dell’Inps per i propri collaboratori per i periodi temporali sino al 31 dicembre 2017. Lo rende noto l’Inps nel messaggio n. 2238/2022 in cui spiega alcuni effetti di quanto previsto dall'articolo 9, co. 4 del dl n. 228/2021 (cd. decreto legge «milleproroghe 2022»).
La disposizione da ultimo richiamata ha, infatti, salvato dalla prescrizione quinquennale le omissioni contributive realizzate dalle Pa verso i propri collaboratori riferite a periodi temporali sino al 31 dicembre 2017. Sino al 31 dicembre 2022, pertanto, le pubbliche amministrazioni committenti possono inviare le denunce contributive ed effettuare i versamenti contributivi ai propri collaboratori ancorché i predetti termini siano caduti nella prescrizione quinquennale. Le Pa possono farlo spontaneamente (tramite controllo diretto) oppure su denuncia del singolo prestatore normalizzando così la posizione contributiva e aggiornando l'estratto conto del collaboratore, senza quindi danneggiarli la pensione.
Siccome la norma annulla anche le sanzioni civili per le omissioni contributive realizzate nel periodo temporale in parola l’Inps spiega gli avvisi di addebito emessi al 31 dicembre 2021 (data di entrata in vigore del dl n. 228/2021) nei confronti delle Pa committenti verranno annullati e riemessi con contestuale sospensione degli articoli riferiti alle sanzioni civili.
Dal 1° gennaio 2023, verranno riattivati sugli avvisi di addebito gli articoli riferiti alle sanzioni civili sulla quota parte o sull’intera quota capitale dei crediti in oggetto che le pubbliche Amministrazioni non abbiamo provveduto a regolarizzare i contributi entro il 31 dicembre 2022.