Pensioni, Prorogato nel 2023 lo sgravio contributivo per i nuovi imprenditori agricoli
I chiarimenti in un documento dell'INPS. Sgravio in misura del 100% dei contributi previdenziali per i primi due anni sui contributi IVS agli agricoltori under 40 che nel 2023 avviano l'attività.
Ok dell'Inps al rinnovo dello sgravio contributivo per promuovere forme di imprenditoria nel settore agricolo. L'Istituto con la Circolare numero 74/2023 conferma le indicazioni già fornite lo scorso anno per la fruizione dell'esonero contributivo pari al 100 per cento per le nuove iscrizioni nella previdenza agricola da coltivatori diretti e da imprenditori agricoli professionali con meno di quaranta anni.
La misura, come si ricorderà, era stata introdotta dall'articolo 1, co. 344 e 345 della legge n. 232/2016 con riferimento ai coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, di età inferiore a 40 anni, che avessero effettuato una nuova iscrizione nella previdenza agricola nel 2017 o nel 2016 (in quest’ultimo caso solo se iscritti con aziende ubicate nei territori montani o nelle aree agricole svantaggiate) e poi fu prorogato anche nel 2018 con la legge n. 205/2017 ma non nel 2019. L'articolo 1, co. 503 della legge n. 160/2019 come aggiornato dall'articolo 1, co. 33 della legge n. 178/2020 e dall'articolo 1. co. 520 della legge n. 234/2021 lo hanno riproposto anche nel triennio 2020-2022. Ora l'articolo 1, co. 300 della legge n. 197/2022 lo proroga anche per il 2023.
La misura dell'esonero
L'esonero contributivo è riconosciuto ai coltivatori diretti (CD) e agli imprenditori agricoli professionali (IAP) che abbiano iniziato una nuova attività imprenditoriale agricola nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023 e che non abbiano compiuto quaranta anni d’età alla data d’inizio dell'attività. Restano pertanto escluse dall’esonero (in quanto non «nuove») le iscrizioni alla previdenza agricola relative a coltivatori diretti e a imprenditori agricoli professionali che negli anni precedenti siano risultati già iscritti nella previdenza agricola o che abbiano un'età superiore a 40 anni.
L'esonero è pari al 100% della contribuzione IVS (è escluso dall'esonero il contributo di maternità di 7,49€ ed il contributo Inail dovuto, quest'ultimo, solo dai coltivatori diretti) per i primi due anni di iscrizione alla gestione previdenziale (anzichè cinque anni, come previsto per le iscrizioni avvenute entro il 31 dicembre 2018 che hanno beneficiato del vecchio regime). L’incentivo è vantaggioso per l'assicurato perché non riduce l'aliquota di computo della prestazione pensionistica, non danneggia la misura della pensione.
Condizioni
Essendo richiamate le indicazioni fornite dall'INPS nel 2020 (Circ. Inps 72/2020) l'esonero è incumulabile con altri benefici contributivi previsti dalla normativa vigente. In particolare nei casi di concorrenza di più esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento (es. ultra 65 anni con riferimento ai soli coadiuvanti e esonero contributivo in oggetto, o premio INAIL) sarà applicata, in sede di tariffazione, l’agevolazione più favorevole per il contribuente. Inoltre il beneficio è cumulabile nei limiti del rispetto della regola de minimis comunitaria. Per la fruizione del beneficio, inoltre, è necessario essere in regola con gli adempimenti contributivi, con la normativa in materia di sicurezza sul lavoro e gli altri obblighi di legge o dei CCNL di settore.
Modalità di fruizione
L’istanza di ammissione al beneficio deve essere inoltrata esclusivamente in via telematica, accedendo al “Cassetto previdenziale per Autonomi Agricoli”, alla sezione “Comunicazione bidirezionale” > “Invio comunicazione”, utilizzando lo specifico modello telematico dedicato alle nuove iscrizioni effettuate nell’anno 2023, denominato “Esonero contributivo nuovi CD e IAP anno 2023 (CD/IAP2023)”. Non saranno prese in considerazione le domande presentate per altre vie (ad esempio, in formato cartaceo o tramite l’invio via PEC o posta elettronica) o su moduli relativi ad anni precedenti.
Documenti: Circolare Inps 74/2023