Pensioni, Quanto costano i contributi volontari nel 2022
La cifra minima per coprire un anno di contributi ai fini pensionistici per la generalità dei lavoratori dipendenti nel 2022 è pari a 3.606€ (+67€ rispetto al 2021). I chiarimenti in documento INPS che adegua all'inflazione i valori di retribuzione su cui determinare l'entità dei versamenti volontari per il 2022.
Contributi volontari più cari quest'anno. I soggetti privi di occupazione dovranno sborsare almeno 67 euro l'anno in più per proseguire volontariamente l'assicurazione IVS nelle gestioni amministrate dall'INPS. I nuovi valori sono indicati nella Circolare n. 24/2022 con la quale l'ente previdenziale adegua, come ogni anno, gli importi che i lavoratori cessati dal servizio devono versare per incrementare l'anzianità contributiva ai fini pensionistici.
Quest'anno le cifre tornano a crescere perché nel 2021 l'inflazione è aumentata dell'1,9% e anche il costo della copertura pensionistica va rivisto al rialzo. Come tutte le contribuzioni della previdenza obbligatoria. Pertanto nel 2022 per coprire un anno di contribuzione volontaria occorrerà una spesa minima di 3.606,17€ contro i 3.538,91€ dello scorso anno.
Come si calcola l'entità del versamento
L'ammontare del contributo volontario si ottiene applicando alla retribuzione di riferimento (quella delle ultime 52 settimane lavorate), l'aliquota contributiva vigente che per gli ex dipendenti è pari al 27,87%, se autorizzati sino al 31 dicembre 1995, e al 33,00%, per le autorizzazioni successive. Prendendo a riferimento il minimale contributivo del 2022 (210,15 euro a settimana) il contributo non può essere dunque inferiore a 58,57 euro per i soggetti autorizzati sino al 31 dicembre 1995 e a 69,35€ per le autorizzazioni successive. Ecco dunque che per coprire un anno intero ai fini pensionistici gli assicurati dovranno sborsare rispettivamente ben 3.045,58€ e 3.606,17€.
L'aliquota del 33% si applica anche ali iscritti all’evidenza contabile separata del FPLD (Autoferrotranvieri, Elettrici, Telefonici e dirigenti ex INPDAI) e al Fondo dipendenti Ferrovie dello Stato S.p.A nonchè per i pubblici dipendenti assicurati presso la CTPS. L'aliquota di contribuzione è invece del 32,65% per i gli iscritti al fondo speciale dei postelegrafonici (ex-Ipost) e per i dipendenti degli enti locali e della sanità. Aliquote più basse sono previste per i lavoratori domestici, agricoli dipendenti e pescatori per i quali la legge fissa fasce di retribuzione convenzionale.
Se la retribuzione di riferimento risulta superiore a 48.279 euro, la prima fascia di retribuzione pensionabile, sulla quota di reddito eccedente tale cifra, l'assicurato dovrà sborsare anche l'aliquota aggiuntiva dell'1% ai sensi dell'articolo 3 della legge 438/1992. Il massimale di 105.014 euro annui, cioè la soglia oltre la quale non sono dovuti contributi si applica solo con riferimento ai lavoratori titolari di contribuzione non anteriore al 1° gennaio 1996 o che, avendone il requisito, abbiano esercitato l’opzione per il sistema contributivo ai sensi dell'articolo 1, co. 23 della legge n. 335/1995.
Artigiani e commercianti
Per le due categorie di lavoratori autonomi le regole della prosecuzione volontaria fanno riferimento alla legge n. 233/1990. Agli artigiani e commercianti deve essere attribuita una delle 8 classi di reddito previste dalla legge richiamata e, in particolare, la classe il cui reddito medio risulti pari o immediatamente inferiore al valore medio mensile dei redditi prodotti dall'interessato negli ultimi 36 mesi (tre anni) di attività. Quest'anno l'aliquota IVS resta ferma al 24% per gli artigiani e sale da 24,09% al 24,48% per i commercianti; sale anche quella relativa ai coadiuvanti con età inferiore a 21 anni: 22,80% per gli artigiani; 23,28% per i commercianti.
Gestione dei Parasubordinati
Come noto i professionisti con partita iva iscritti alla gestione separata INPS pagano il 25% del reddito percepito negli ultimi 12 mesi antecedenti la domanda di autorizzazione ai versamenti volontari mentre le altre figure (es. i collaboratori) versano il 33% della predetta cifra.
Ebbene poiché nel 2022 il minimale per l’accredito contributivo sale a 16.243,00€ i collaboratori devono sborsare un minimo di 4.060,8€ (3.988,32€ lo scorso anno) per coprire l'annualità (338,40€ al mese) mentre per i professionisti il conto sale a 5.360,28€ (5.264,52€ lo scorso anno) ovvero 446,69€ su base mensile.
Documenti: Circolare Inps 24/2022