Sblocca Italia, via i permessi per i lavori in casa
Basterà non modificare la cubatura e la destinazione d'uso dei vani dell'abitazione e, come sempre, richiedere eventuali atti di assenso prescritti dalla normativa sui vincoli paesaggistici, idrogeologici, ambientali, di tutela del patrimonio storico, artistico ed archeologico e dalle altre normative di settore. Kamsin E' questa la principale novità del decreto Sblocca Italia approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. In attesa di leggere il testo ufficiale adottato dal Cdm, nel comunicato diffuso da Palazzo Chigi si legge infatti che gli interventi in questione "sono realizzabili, mediante denuncia di inizio attività, e comunicate a fine lavori con attestazione del professionista, le varianti a permessi di costruire che non configurano una variazione essenziale". In pratica chiunque in casa propria, potrà cioè abbattere un muro tra due stanze senza dover chiedere preventiva autorizzazione.
Resta da chiarire invece in che cosa consistono le norme di agevolazione fiscale per chi acquista casa e l'affitta a canone concordato, che ieri il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha confermato «nella linea di incentivazione del mercato dell'affitto e immobiliare». La formula di cui si è discusso è la deducibilità ai fini Irpef del 15% sul prezzo d'acquisto fino a una soglia di 100 mila euro. Ma la norma sarebbe stata approvata «salvo intese», quindi deve ancora ricevere il via libera sulle coperture. Slitta invece con certezza alla legge di Stabilità la proroga degli incentivi per le ristrutturazioni edilizie. Nella legge di Stabilità il cosiddetto ecobonus, quello al 65% per la riqualificazione energetica, che doveva essere esteso agli interventi antisismici e includere non solo le case ma anche gli alberghi e le imprese. Il premier Matteo Renzi ieri si è impegnato a confermare l'ecobonus.
Zedde