Tasi 2014, contribuenti alla Cassa entro il 16 Ottobre nei comuni puntuali
Nei comuni che pubblicheranno le delibere Tasi entro il 18 Settembre, la prima rata del tributo si pagherà entro il 16 Ottobre ed il saldo entro il 16 Dicembre. Altrimenti rata unica su aliquota standard entro il 16 Dicembre.
Kamsin Autunno caldo sul fronte delle imposte sul mattone. Soprattutto per quanto riguarda la Tasi, la nuova imposta sui servizi indivisibili entrata in vigore da quest'anno che sostituisce l'Imu sulle prime case. Oltre al danno c'è spesso la beffa: oltre a dover pagare, molti contribuenti dovranno farlo in tempi brevi perché le amministrazioni comunali sono in ritardo con la pubblicazione delle delibere sulle aliquote. Dal data base presente sul sito del ministero delle Finanze ieri risultava infatti che su un complesso di 8.057 comuni italiani sono state pubblicate solo 4.567 delibere per la Tasi. Nei circa Duemila comuni in cui le amministrazioni sono riuscite a pubblicare entro fine maggio e che non abbiano deciso tempistiche diverse, i contribuenti hanno già pagato la prima rata entro il 16 giugno e dovranno versare il saldo entro il 16 dicembre. Quindi per loro il problema non si pone.
Nei comuni che avranno deliberato le aliquote tra inizio giugno e il 10 settembre, con pubblicazione entro il 18 settembre sul sito del Mef, i contribuenti dovranno versare la prima rata entro il 16 ottobre e il saldo il 16 dicembre. In questa situazione si trovano, tra gli altri, i proprietari di casa di Milano e di Roma. All'appello però mancano ancora circa 3.500 amministrazioni che hanno solo poco più di due settimane di tempo per deliberare in tempo. A denunciare l'allarme è stata ieri la Consulta dei Caf. «Sono molto preoccupato ha spiegato Valeriano Canepari, presidente CafCisl e coordinatore della Consulta perché la scadenza è sempre più vicina e moltissimi Comuni mancano ancora, ma già in questi giorni i centri di assistenza fiscale sono impegnati soprattutto per la Tasi».
Se non lo faranno entro il 10 Settembre i contribuenti saranno chiamati alla cassa il 16 dicembre e dovranno pagare il tributo sulla base delle aliquote standard. La disciplina Tasi, visto l'alto grado di incertezza che l'ha accompagnata nella sua lunga gestazione, ha previsto infatti una via d'uscita, che in caso di mancata delibera impone ai contribuenti di pagare a dicembre l'aliquota standard (1 per mille). Nel caso dell'abitazione principale, il calcolo è semplice (e non prevede detrazioni), ma sugli altri immobili incontra due complicazioni. Prima di tutto, la somma di Imu e Tasi non può superare il 10,6 per mille, quindi toccherà ai contribuenti applicare l'aliquota della Tasi che rispetta questa regola: dove l'Imu è al 10 per mille, per esempio, la Tasi da pagare sarà lo 0,6 per mille. Se l'aliquota Imu è del 10,3 per mille la Tasi sarà dello 0,3 per mille. Inoltre quando la casa è in affitto o comodato, il proprietario dovrà pagare il 90% del tributo, lasciando all'inquilino il restante 10%.
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