Tasi, niente sanzioni per gli errori dei contribuenti
Oggi scadono i termini per il pagamento della prima rata dell’Imu sugli immobili diversi dall’abitazione principale (ad esclusione delle prime case di lusso). Kamsin Scadono anche i termini per l'acconto Tasi (che in questo caso interessa tutti gli immobili, anche le abitazioni principali) ma solo nei municipi che hanno pubblicato le aliquote entro il 31 maggio sul sito del dipartimento delle finanze. In questa situazione si trovano circa 2100 comuni; mentre negli altri 6000 circa l’appuntamento slitta al 16 ottobre.
Entrambi i tributi hanno in comune la base di calcolo. Per determinale basta trovare la rendita catastale dell'immobile, incrementarla del 5% e poi si moltiplicarla per un coefficiente che dipende dalla tipologia dell’immobile: 160 se si tratta di un’abitazione o di un box, 80 per gli uffici, 55 per i negozi, i piu' diffusi. Per il resto invece i due tributi si differenziano radicalmente sia per i presupposti di applicabilità sia per le aliquote da qui il rischio caos.
Data la confusione e il rischio errore a cui sono esposti milioni di contribuenti il ministero dell'economia si è affrettato a precisare che chi sbaglia non dovrà pagare alcuna sanzione. Questo, almeno, l'impegno annunciato dal vice ministro dell'Economia, Enrico Morando anche se restano ancora da definire quali tipi di errori ed entro quali termini potranno essere sanati. Così come, nei prossimi giorni, il Governo dovrà decidere se intervenire con un semplice provvedimento amministrativo (possibile una circolare dell'Agenzia delle entrate), una direttiva, oppure se approvare in tutta fretta una legge ad hoc. Il contribuente ha comunque sempre dalla parte sua lo Statuto del contribuente che, come indica all'articolo 10, in caso di errore dovuto a «obiettive condizioni di incertezza della normativa tributaria» blocca interessi e sanzioni.
Tasi - La Tasi è l'imposta sui servizi indivisibili dei comuni, riguarda tutti i fabbricati. Per le abitazioni principali e quella assimilate ai fini Imu l’aliquota può arrivare allo 2,5 per mille senza che il comune abbia l’obbligo di effettuare detrazioni o al 3,3 per mille se invece il comune ha previsto particolari detrazioni per le abitazioni principali. Sugli altri immobili l’aliquota è legata all'Imu: la somma tra i due tributi non può superare il 10,6 per mille ma può arrivare all'11,4 per mille se il comune sull’abitazione principale applica detrazioni. I codici tributo per la Tasi sono il 3958 per l’abitazione principale e il 3961 per gli altri fabbricati.
Zedde