Come funziona il nuovo supporto per la formazione e il lavoro
In Gazzetta il decreto del ministero del lavoro che rende operativo dal 1° settembre 2023 il nuovo strumento in sostituzione del reddito di cittadinanza. Indennità di 350€ al mese per la frequenza alle attività di formazione e lavoro per un massimo di 12 mesi.
Disco verde al «supporto per la formazione e il lavoro», nome in codice «Sfl». E’ stato infatti pubblicato in Gazzetta n. 198 del 25 agosto 2023 il decreto del ministero del lavoro 8 agosto 2023 che attua la riforma del reddito di cittadinanza contenuta nel decreto legge n. 48/2023, convertito dalla legge 85/2023.
Le nuove misure
Il supporto per la formazione e il lavoro è una delle due misure con cui il Governo ha ridisegnato il reddito di cittadinanza. Ha il fine di favorire l'inserimento nel mercato del lavoro dei soggetti occupabili, cioè le persone tra 18 e 59 anni non disabili attraverso l'erogazione di politiche attive del lavoro. Si tratta delle stesse persone che dallo scorso luglio stanno ricevendo l’avviso della cessazione del pagamento del reddito di cittadinanza. Per questo motivo il debutto del «Sfl» è stato anticipato al 1° settembre 2023 mentre l’altra, l’assegno di inclusione («Adi»), destinata ai soggetti non occupabili, cioè minorenni, soggetti con almeno 60 anni, disabili o in condizione di svantaggio, vedrà la luce il 1° gennaio 2024.
Il «Sfl»
«Sfl» si rivolge ai componenti dei nuclei familiari d'età compresa tra 18 e 59 anni, che non hanno i requisiti per accedere all'«Adi». Nello specifico, per accedere alla misura, il richiedente deve trovarsi cumulativamente nelle seguenti condizioni:
- Cittadino italiano, comunitario o extracomunitario titolare di permesso di soggiorno Ue per lungo periodo o titolare dello status di protezione internazionale;
- Al momento della domanda almeno 5 anni di residenza in Italia di cui gli ultimi 2 anni in via continuativa;
- Residente in Italia al momento della domanda;
- il valore ISEE del nucleo familiare non deve superare i 6.000€ annui;
- Il nucleo familiare del richiedente deve possedere un reddito familiare non superiore a 6.000€ (da moltiplicare per la cd. «scala di equivalenza» a seconda della numerosità del nucleo);
- Il valore immobiliare della prima casa del nucleo familiare del richiedente non deve eccedere un valore pari a 150.000€ ai fini IMU;
- Il valore immobiliare del nucleo familiare del richiedente diverso dalla prima casa non deve eccedere un valore di 30.000€;
- Il valore mobiliare del nucleo familiare non deve eccedere i 6.000€ accresciuto di 2.000€ per ogni componente il nucleo successivo al primo fino ad un massimo di 10.000€ incrementato di ulteriori 1.000€ per ogni minorenne successivo al secondo. I massimali sono ulteriormente incrementati di 5.000€ per ogni componente in condizione di disabilità (7.500€ per disabilità grave o non autosufficienza);
- Nessun componente il nucleo familiare del richiedente deve essere intestatario o avere disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600cc (250cc se trattasi di motoveicoli) immatricolati la prima volta nei tre anni antecedenti la richiesta;
- Nessun componente il nucleo familiare del richiedente deve essere intestatario o avere disponibilità di navi o imbarcazioni da diporto oltre che di aeromobili.
Tutti i requisiti vanno posseduti sia al momento della domanda che per tutta la durata del beneficio. Se ci sono cambiamenti, è fatto obbligo di comunicarli.
Misura
Il Sfl prevede l'erogazione di un'indennità mensile di partecipazione alle iniziative di attivazione lavorativa, pari a 350 euro, per tutta la durata dell'iniziativa nel limite massimo di 12 mesi. La somma, si badi, è fissa cioè prescinde dalla numerosità del nucleo. E’ l’Inps a pagare il beneficio. Il Sfl è incompatibile con il Rdc, con la Pdc (pensione di cittadinanza) e con ogni altro sussidio di integrazione o sostegno al reddito e disoccupazione. L'erogazione dell'indennità è condizionata all'effettiva partecipazione alle iniziative formative di politiche attive del lavoro comunque denominate, nonché dei progetti utili alla collettività e del servizio civile universale.
Le attività
Come detto il Sfl consiste nella partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e politiche attive. Ad esempio, tra le misure del Sfl rientrano anche il servizio civile universale e i progetti utili alla collettività (Puc). Questi ultimi, in particolare, sono progetti attuati in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni, da svolgere presso il comune di residenza a titolo gratuito.
Come si accede
Per attivare l’Sfl l’interessato dovrà dapprima presentare una domanda telematica all’Inps (in alternativa è possibile rivolgersi ad un patronato) e, in caso di accoglimento, registrarsi al «Sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa» (Siisl) sottoscrivendo il cd. «Patto di attivazione digitale» (Pad). Fatto ciò l’interessato dovrà attendere la chiamata dal centro per l'impiego e firmare il «Patto di servizio personalizzato» (Psp) e impegnarsi alla fruizione delle iniziative di formazione e orientamento proposte. Ogni 90 giorni dovrà dare conferma della partecipazione a tali iniziative, per conservare il diritto all'indennità.
Decadenza
Si decade dall’indennità in caso di mancata frequenza alle sopra citate iniziative o di accettazione della prima offerta di lavoro «congrua» senza giustificato motivo.
Documenti: Decreto MdL 8 agosto 2023