La domanda di reddito di cittadinanza equivale a dichiarazione di disponibilità al lavoro (DID)
I chiarimenti in un documento dell’Inps dopo la novella introdotta dalla legge di bilancio 2022 per rafforzare il reinserimento lavorativo.
Da oggi le domande di reddito e pensione di cittadinanza equivalgono a dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID) per sé stesso e per tutti i componenti del nucleo familiare tenuti agli obblighi connessi alla fruizione del Rdc. Lo rende noto l’Inps nel messaggio n. 2820/2022 pubblicato ieri ad illustrazione della semplificazione procedurale contenuta nella legge n. 234/2021 (legge di bilancio 2022) per rafforzare il reinserimento lavorativo. A tal fine la domanda verrà trasmessa automaticamente dall’Inps all’Anpal per l’inserimento nel sistema informativo unitario delle politiche del lavoro al pari di quanto già previsto per i percettori di Naspi e Dis-Coll.
Al momento della presentazione della domanda di RdC/PdC, pertanto, l’interessato verrà reso edotto che la stessa equivale a dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro e che le integrazioni necessarie dovranno essere fornite entro 30 giorni dal riconoscimento del reddito di cittadinanza o, comunque, entro i tempi richiesti per la sottoscrizione dei Patti per il lavoro o dei Patti per l’inclusione sociale. La domanda di RdC che non contiene tale dichiarazione sarà improcedibile.
Obblighi connessi all’RdC
L'erogazione del Reddito di cittadinanza, come noto, è subordinata alla dichiarazione, da parte dei componenti il nucleo familiare maggiorenni, di immediata disponibilità al lavoro, nonché alla sottoscrizione, da parte dei medesimi, di un Patto per il lavoro ovvero di un Patto per l'inclusione sociale (nel caso in cui, rispettivamente, i bisogni del nucleo familiare e dei suoi componenti siano prevalentemente connessi alla situazione lavorativa ovvero siano complessi e multidimensionali).
Taluni soggetti sono esclusi dai suddetti obblighi, come, tra gli altri, i componenti con disabilità che possono manifestare la loro disponibilità al lavoro ed essere destinatari di offerte di lavoro secondo le modalità stabilite in materia di collocamento obbligatorio. Sul punto, resta salva la possibilità per il componente con disabilità di richiedere la volontaria adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento all'inserimento lavorativo e all'inclusione sociale, che deve tenere conto delle condizioni specifiche dell'interessato.
Documenti: Messaggio Inps 2820/2022