Progetto «Care Leavers», Oltre 500 giovani inclusi nel 2021. Ecco come funziona
Il Ministero del Lavoro ha pubblicato il secondo rapporto sulle attività in favore di ragazzi neo maggiorenni e appena usciti da percorsi di accoglienza in comunità o in adozione. Si tratta di oltre 500 giovani che possono usufruire di supporto abitativo, psicologico e di sostegno al reddito e collocamento mirato per il raggiungimento dell'autonomia individuale.
Progetto Care Leavers, dal 2 marzo scorso è disponibile sul sito del Ministero del Lavoro il Report 2022 sulle attività della seconda annualità relativa al 2021.
Ma chi sono i “care leavers”? Si tratta di ragazze e ragazzi appena maggiorenni che vissuti fuori della loro famiglia d'origine a causa di un provvedimento della magistratura e che hanno effettuato percorsi di accoglienza in comunità o di affido ad altre famiglie.
Sono soggetti che hanno vissuto esperienze negative nella loro fase di formazione e che hanno bisogno di supporti di vario genere per essere accompagnati all'autonomia individuale: da soluzioni abitative, al sostegno reddituale e a quello psicologico.
Il Progetto Care Leavers è partito con una prima sperimentazione nel 2020 e si è appunto appena conclusa la seconda annualità con attività che hanno coinvolto una prima coorte di ragazze e ragazzi, parte dei quali hanno concluso il loro percorso individuale: Partecipano anche una seconda e una terza coorte composta da giovani che hanno visto avviare attività a loro favore nella maggior parte dei territori, ovvero 17 regioni impegnate in 76 ambiti diversi.
Ma diamo un'occhiata più da vicino al percorso del Progetto e ai sostegni che offre a chi vi partecipa.
Progetto Care Leavers, Housing, Rdc e sostegno psicologico
Il Progetto Care Leavers è promosso dal Ministero del Lavoro nell'ambito del Fondo Povertà, a sua volta istituito nel 2016 con una dotazione di 1 miliardo di euro. L'assistenza tecnica al progetto è fornita dall'Ospedale degli Innocenti, plurisecolare istituzione pubblica fiorentina di aiuto e sostegno all'infanzia ed è finanziata dalle risorse del PON Inclusione del Fondo Sociale Europeo 2014-2020.
Quali sono le principali attività del Progetto Care Leavers a favore dei giovani partecipanti? I sostegni principali si esprimono nell'attività di:
- collocamento mirato dei ragazzi tra i 18 e i 21 anni di età, inserendoli quali riservatari di posti per una quota specifica;
- collaborazione con l'Anci, l'Associazione nazionale comuni italiani, per le politiche abitative e di cosiddetta residenza fittizia per dare la possibilità a chi non ha fissa dimora di richiedere comunque i documenti fondamentali quali la carta d'identità, la tessera sanitaria, il permesso di soggiorno,ecc.;
- l'accesso per chi ne ha requisiti al Reddito di Cittadinanza o anche il diritto a una borsa individuale non superiore a 9.360 euro all'anno per consentire al care leaver di coprire le spese ordinarie del suo percorso, se possiede un valore ISEE inferiore ai sopra citati 9.360 euro;
- la Child Guarantee ovvero la Garanzia europea per l’infanzia per la prevenzione e la lotta all’esclusione sociale che tutela l’accesso dei minori bisognosi a servizi ritenuti fondamentali (ricerca di una dimora, competenze del XXI secolo, ecc.) in collaborazione con l'Unicef. Nello sviluppo del progetto appare come figura centrale il tutor che collabora con l'assistente sociale e favorisce la costruzione delle cosiddette Youth Conference, ovvero organismi di partecipazione attiva dei ragazzi che facilitano lo scambio di esperienze sono portatori di proposte innovative.
Progetto Care Leavers, il report 2022
Al momento il progetto ha coinvolto 548 ragazze e ragazzi, di cui 252 appartenenti alla prima coorte, 229 alla seconda e 67 alla terza. Il report 2022 relativo alle attività del progetto svolte nell'anno 2021 ha individuato alcune buone pratiche promosse dagli enti pubblici e privati che partecipano, con necessità di implementarle e di superarne le criticità:
- politiche di housing e residenza fittizia che costituiscono uno dei principali supporti nel percorso verso l'autonomia, date le difficoltà dei ragazzi a pagare affitti e versare caparre. Importanti esperienze in questo senso, sono state sviluppate nella Regione Marche, a Messina, nel Comune di Milano, ecc.;
- supporto psicologico, sia a livello individuale, sia di gruppo con interessanti esperienze nel Lazio e a Reggio Emilia;
- sostegno nei percorsi scolastici e universitari e nel collocamento mirato, con importanti esperienze nella Regione Emilia-Romagna e in Piemonte.
Infine, per il prossimo futuro il Progetto Care Leavers si propone di:
- approfondire gli effetti a lungo termine di una prolungata esposizione a esperienze sfavorevoli infantili;
- potenziare il lavoro di gruppo con i care leavers;
- consolidare il lavoro multidisciplinare e interprofessionale;
- proseguire con la diffusione della conoscenza acquisite nei confronti di servizi pubblici e privati, comunità e famiglie affidatarie;
- attualizzazione della Formazione a distanza già esistente e che risulta essere uno strumento fondamentale per la formazione degli operatori.