Pensioni, Più tutele per gli iscritti alla gestione Ex-Enam
I chiarimenti in un documento dell’Inps riguardano i dipendenti pubblici iscritti alla gestione assistenza magistrale. Dal 1° ottobre aumentano le percentuali di rimborso delle spese sanitarie. Abbattute anche le franchigie per le singole fasce di ISEE.
Più tutele per gli iscritti all'Assistenza Magistrale (Ex-ENAM) dell’Inps. A partire dalle domande pervenute dal 1° Ottobre 2024 raddoppieranno le percentuali di contribuzione alle spese sanitarie sostenute dal nucleo familiare di appartenenza del beneficiario per ciascuna fascia di ISEE. L’aiuto, peraltro, sarà ancora più sensibile grazie al dimezzamento della franchigia. Lo rende noto l’Inps nel messaggio n. 3148/2024 in cui spiega che la novella segue l’approvazione della deliberazione n. 74 dell’11 settembre 2024 del CdA dell’Inps che ha adottato il nuovo Regolamento per le prestazioni di assistenza sanitaria in favore degli iscritti alla Gestione e loro familiari.
La Gestione Assistenza Magistrale (Ex-Enam)
Come noto alla gestione sono iscritti gli insegnanti di scuola statale dell'infanzia e primaria a tempo indeterminato, i dirigenti scolastici provenienti dall'ex ruolo di direttori didattici e i direttori dei servizi generali e amministrativi provenienti dalla legge 2 dicembre 1967, n. 1213. L'iscrizione continua anche in qualità di pensionato.
Spese sanitarie
Tra i vantaggi dell’iscrizione c’è la possibilità di ottenere il rimborso delle spese sostenute per prestazioni sanitarie di varia tipologia (spesso entro i 5.000€), con esclusione di quelle per attività medico-legali e per trattamenti e interventi per finalità estetiche; quelle per cure termali e per cure e trattamenti di fecondazione assistita. Il rimborso è ottenibile sia per l’iscritto che per i seguenti familiari:
- il coniuge/l’unito civilmente;
- i vedovi a carico dell’iscritto al momento del decesso che non ha contratto nuovo matrimonio;
- i figli a carico fino a 26 anni, celibi o nubili, conviventi;
- i figli a carico totalmente e permanentemente inabili al lavoro;
- i genitori a carico;
- le sorelle e i fratelli maggiori d’età, conviventi e a carico, totalmente e permanentemente inabili al lavoro;
- gli orfani titolari di quota parte della pensione di reversibilità.
Limiti
La percentuale di rimborso varia in relazione alla fascia ISEE del nucleo familiare di appartenenza del beneficiario della prestazione, ferme restando le soglie minime di accesso alla prestazione (cd. franchigie). Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento, spiega l’Inps, le percentuali di rimborso raddoppiano. Ad esempio per gli ISEE sino ad 8.000€ la percentuale di contribuzione passa al 60% (era il 35%) e la franchigia scende a 300€ (da 750€). In tabella gli aumenti.
Tra le spese sanitarie rimborsabili viene contemplata anche l’ipotesi, prima assente, dell’acquisto di presìdi antidecubito, letti ortopedici, parrucche post chemioterapia, nel limite massimo di 5.000 euro per ogni iscritto alla Gestione.
L’ammontare del contributo non può superare complessivamente l’importo di 10mila euro e la spesa sanitaria riferita ad un familiare assistibile è rimborsabile nei limiti della percentuale di vivenza a carico del richiedente. Resta confermato, inoltre, che le spese per le quali si chiede il rimborso devono essere state sostenute nei 12 mesi precedenti la data di inoltro della domanda di assistenza sanitaria sempre che siano decorsi almeno 12 mesi dall’inoltro della precedente domanda.
Semplificazioni
Tra le novità del nuovo regolamento, per tutte le casistiche, l’allegazione della documentazione in formato digitale; l’eliminazione della facoltà di presentare una domanda congiunta da parte di più soggetti appartenenti allo stesso nucleo familiare; la soppressione del requisito della vivenza a carico del coniuge dell’iscritto come condizione per l’ottenimento del rimborso.
DSU
L’Inps ricorda, infine, che è stato introdotto l’obbligo di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per la determinazione dell’ISEE entro la data di presentazione della domanda o alla data di presentazione della stessa. Se i termini non sono rispettati, la domanda viene collocata nella fascia ISEE più alta.
Termini
Le novità, spiega l’Inps, si applicheranno dalle domande presentate a decorrere dal 1° ottobre 2024. Quelle presentate entro il 30 settembre 2024 restano soggette al previgente regolamento.