Prestito Pensionistico, Domande al via dal 13 Aprile
Nell'incontro tra Inps ed Abi si è fatto il punto della situazione per l'attuazione del prestito pensionistico. Obiettivo: consentire ai lavoratori in possesso della certificazione di produrre la domanda di accesso all'APE.
Sulla misura continuano a pendere molti ritardi. Pur dovendo partire dallo scorso 1° maggio 2017 solo il 13 Febbraio 2018 è stata sbloccata la procedura per richiedere la certificazione delle condizioni ed in molti casi l'Inps non ha ancora risposto agli interessati. A fronte di oltre 15mila domande presentate le certificazioni rilasciate sono state poco più di un migliaio (l'Istituto ha infatti 60 gg per rispondere) e solo 71 sono state le certificazioni già rilasciate a coloro che hanno maturato i requisiti pensionistici tra il 1° maggio 2017 e il 17 ottobre 2017 e che quindi debbono presentare la domanda entro il 18 aprile se intendono ottenere gli arretrati di Ape maturati dal 1° maggio 2017. Ma anche chi è in possesso della certificazione non ha potuto produrre domanda di accesso all'Ape in quanto la piattaforma che dovrebbe gestire il flusso di informazioni tra Inps e banche ancora non è pienamente operativa. L'obiettivo, ha spiegato Gianfranco Torriero, vicedirettore generale dell'Associazione Bancaria Italiana (Abi), «è di poter completare il collaudo affinché le prime domande di Ape volontario possano essere accettate a partire dalla mattina del 13 aprile.
Per molti lavoratori la possibilità di ottenere gli arretrati è vista, infatti, come una opportunità per conseguire un finanziamento a basso costo rispetto alle altre condizioni previste normalmente sul mercato. L'anticipo, infatti, è assistito da una detrazione fiscale statale e da tassi di interesse piuttosto contenuti se confrontati con altre operazioni di questa natura, soprattutto nella prima fase di avvio dello strumento. Nell'incontro tra Abi e Inps si è discussa, quindi, anche della possibilità di prorogare il termine del 18 Aprile per consentire a tutti i lavoratori, anche coloro che ancora non avessero ricevuto la certificazione, di non perdere questa opportunità. A parte lo sblocco dell'accettazione delle domande per l'accredito effettivo delle prime somme occorrerà attendere però ancora diversi mesi.
Quanto alle condizioni del prestito la convenzione quadro conferma che tasso di interesse verrà aggiornato ogni bimestre e dunque varierà a seconda della data in cui avviene l'operazione. Il tasso di interesse per il primo bimestre di partenza è pari al 2,838 per cento nel piano di accumulo e del 2,938 per cento nel piano di ammortamento al quale dovrà aggiungersi una commissione di accesso al fondo di garanzia pari all'1,6% del capitale assicurato accompagnata dalla polizza assicurativa contro il rischio premorienza. Il costo della polizza varia a seconda dell'età dell'assicurato ed oscilla complessivamente tra il 30 ed il 34% del capitale assicurato.
Complessivamente il costo effettivo per i lavoratori, considerando anche lo sgravio fiscale, risulterà pari a circa il 5% del valore della pensione per ogni anno di anticipo nel caso in cui si richieda il massimo importo possibile (che, come noto, oscilla dal 75 al 90% della pensione netta a seconda di quanti anni di anticipo si chiedono; da un minimo di sei mesi ad un massimo di 43 mesi), dunque non siamo molto lontani dalle proiezioni diffuse lo scorso anno da Palazzo Chigi (nelle quali era stato ipotizzato un tasso del 2,8%).