Prestito Pensionistico, Ok alla presentazione delle domande di accesso. Ecco come si fa
L'Inps ha sbloccato la procedura per la presentazione delle domande per l'anticipo a garanzia pensionistica. Per chiedere gli arretrati c'è tempo sino al 18 aprile 2018.
La procedura
Per produrre la domanda telematica i lavoratori dovranno essere in possesso dello SPID almeno di secondo livello oppure dovranno rivolgersi agli intermediari abilitati (es. patronati). Contestualmente alla domanda di APE il lavoratore dovrà produrre la domanda di pensione di vecchiaia, la domanda di finanziamento all'impresa bancaria, la domanda di assicurazione e l’istanza di accesso al fondo di garanzia. Inoltre si dovrà scegliere se optare per il finanziamento supplementare, in caso di slittamento dei requisiti per il pensionamento di vecchiaia durante la fase di erogazione del prestito pensionistico (per i lavoratori che maturano il requisito di vecchiaia dopo il 31 dicembre 2020).
Nell’istanza il lavoratore dovrà indicare, tra gli aderenti, sia l’istituto finanziatore cui richiedere il prestito (attualmente solo Banca Intesa SanPaolo ha aderito al contratto di prestito ma nei prossimi tempi sono attese ulteriori adesioni tra cui in particolare quella di Unicredit) sia l’impresa assicurativa alla quale richiedere la copertura del rischio di premorienza. L'Inps informa che le imprese assicurative che possono essere scelte dai lavoratori sono per ora Allianz ed Unipol. Ma anche in questo caso nei prossimi tempi sono attese le adesioni di ulteriori compagnie assicurative.
Da segnalare che i soggetti che hanno maturato i requisiti di accesso all’APE Volontario nel periodo compreso tra il 1° maggio e il 18 ottobre 2017, al fine di ottenere l’anticipo finanziario comprensivo dei ratei arretrati maturati sin dal 1° maggio 2017, devono presentare la domanda di accesso entro il 18 aprile 2018, come più volte anticipato su PensioniOggi. La domanda di Ape non è revocabile ma in caso di concessione del prestito (gli istituti potranno rifiutare, infatti, la concessione del prestito nel caso l'istante sia un cattivo pagatore) dal momento in cui il contratto è reso disponibile online al richiedente l'interessato avrà 14 giorni di tempo per esercitare il diritto di recesso ai sensi della normativa del codice del consumo. L'esercizio del diritto di recesso renderà priva di effetti pure la domanda di pensione di vecchiaia.
La decorrenza
Salvo il caso degli arretrati formalmente l'Ape decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda (ad esempio chi presenta domanda ad Aprile riceverà l'Ape dal 1° Maggio). Tuttavia per l'erogazione concreta delle somme il richiedente dovrà attendere almeno il primo giorno del terzo mese successivo a quello di presentazione della domanda di Ape ottenendo in tale occasione gli arretrati maturati nelle due mensilità precedenti. Ad esempio un soggetto che fa domanda ad Aprile conseguirà le somme del prestito il 1° luglio 2018 che includeranno la rata di Maggio e Giugno. Se sono stati chiesti gli arretrati in tale occasione l'interessato riceverà anche le somme maturate nel periodo precedente. Raggiunto il requisito anagrafico per l’accesso alla pensione di vecchiaia, l’Inps tratterrà da ciascun rateo l’importo della rata per il rimborso del finanziamento e lo riverserà all’istituto finanziatore entro 180 giorni dalla data di scadenza della medesima rata. Per i successivi venti anni al ritmo di 12 rate annue (240 in tutto).