Quota 100, La Lega punta ad uno sconto di quattro mesi a figlio per le madri
Le modifiche potrebbero arrivare durante l'esame alla Camera del DL 4/2019. Allo studio anche la possibilità di estendere il riscatto agevolato della laurea agli over 45.
Dopo aver incassato l'ok in Senato all'estensione da 5 a 10 anni dei termini per pagare in forma rateale la pace contributiva la Lega punta ad abolire il tetto di 45 anni per il riscatto agevolato della laurea. Se l'emendamento venisse approvato l'operazione sarebbe estesa anche agli over 45 fermo restando che il periodo che può formare oggetto di riscatto resterebbe sempre quello successivo al 31.12.1995 da valorizzare cioè con il sistema contributivo. Tra le circa 800 proposte di modifica, sempre da parte del Carroccio trova spazio la richiesta di maggiore attenzione nella distribuzione del reddito e della pensione di cittadinanza ai disabili e alle famiglie numerose. Spicca anche una proposta di modifica che riconoscerebbe la pensione di cittadinanza agli ultra 67/enni che convivano esclusivamente con una o più persone in condizione di disabilità grave o non autosufficienza ancorchè quest'ultima non abbia compiuto l'età di 67 anni. Per i nuclei numerosi, o con disabili, si punta invece a rivedere la scala di equivalenza.
Per questi, come per altri emendamenti, la questione centrale restano le coperture.
Sulle pensioni, la Lega chiede poi quattro mesi di anticipo per ogni figlio, fino a un massimo di 12 mesi, alle lavoratrici madri per l'accesso alla pensione di vecchiaia e alla pensione anticipata e uno sconto rafforzato per le madri con figli disabili. I Cinque Stelle aspirano, invece, al taglio delle pensioni dei sindacalisti, con la revisione del conteggio dei contributi figurativi negli anni di aspettativa per attività sindacale e il progressivo ricalcolo contributivo dell'assegno per chi già percepisce un trattamento pensionistico secondo il vecchio sistema retributivo. Sul Reddito di cittadinanza, un altro emendamento della Lega chiede che il bonus bebè e il buono nido non vadano sommati alle entrate familiari nelle domande per il sussidio e nella determinazione del reddito di cittadinanza spettante al nucleo famialiare.