Quota 100 e Reddito di cittadinanza, Slitta l'approvazione del decreto legge
Il decreto legge contenente la Riforma delle Pensioni ed il reddito di cittadinanza sarà adottato la prossima settimana, probabilmente il 18 Gennaio. Intanto i sindacati hanno indetto una manifestazione per il 9 Febbraio.
"Se i tecnici ci dicono dateci qualche giorno in più, preferisco usare tre giorni in più e fare un buon servizio che fare le cose di corsa. E' fondamentale non fare errori. Non devo per forza approvarlo venerdì se posso farlo mercoledì e farlo meglio", ha detto ier il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini a Porta a porta. Che ha, comunque, garantito l'approvazione del provvedimento nei prossimi giorni. All'interno del decreto ci sarà il reddito di cittadinanza che mutuerà parte del congegno dell'attuale reddito di inclusione, la pensione di cittadinanza erogata ai nuclei familiari in cui sia presente uno o più componenti con età pari o superiore a 65 anni e la revisione della legge Fornero. In particolare su quest'ultimo fronte è attesa la quota 100 con 62 anni e 38 anni di contributi, lo stop retroattivo agli adeguamenti alla speranza di vita dei requisiti contributivi della pensione anticipata, la proroga dell'opzione donna e dell'ape sociale.
Sindacati annunciano manifestazione per il 9 febbraio
Intanto una nota unitaria dei sindacati Cgil, Cisl e Uil ha annunciato ieri una grande manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma sabato 9 febbraio "per sostenere le proposte unitarie contenute nella piattaforma sottoposta ai lavoratori, per cambiare le scelte dell'esecutivo e per aprire un confronto serio e di merito". Il documento sindacale sottolinea l'assenza di risposte concrete in materia di pensioni, fisco e lavoro e soprattutto la mancanza di un confronto, una politica di concertazione con le parti sociali. "La legge di bilancio appena approvata - per i sindacati - ha lasciato irrisolte molte questioni fondamentali per lo sviluppo del Paese, a partire dai temi del lavoro, delle pensioni, del fisco, degli investimenti per le infrastrutture, delle politiche per i giovani, per le donne e per il Mezzogiorno. Temi sui quali Cgil, Cisl e Uil hanno avanzato indicazioni e proposte credibili e realizzabili che non hanno trovato riscontro nella legge di stabilità avanzata dal Governo". Per questa ragione, conclude il comunicato, le tre sigle sindacali hanno deciso di attivarsi tramite una manifestazione nazionale che rappresenti positivamente il percorso di mobilitazione svoltosi negli scorsi mesi a sostegno della piattaforma unitaria elusa dalla politica dell'esecutivo.