Pubblica Amministrazione -Congelamento carriera Ausiliaria e riflessi pensionistici ed occupazionali

Ben inserita Primavere57-ho seguito il Parlamento che dava il via libera alla legge di stabilità.-Nel ripercorrere i vari step di quella legge non ho potuto farne a meno di osservare che ha favore delle generazioni future c'è la prospettiva che il padroncino di turno sia buono e dia una tantum di mancia per ingraziarsi lo spirito e la mente del proprio mandatario. Solo 500 Euro ai 18 ...enni - nel 2016. E l'art. 1 della Costituzione italiana?.......La Repubblica è fondata sul lavoro....... e come si onora detto articolo se il 45% delle giovani leve è disoccupata! voglio rettificare....il 45% dei giovani iscritti nelle ex liste di collocamento ,ora trasferite agli Enti Provinciali denominati "Centri per l'impiego". Ripeto, iscritti,quindi i non iscritti saranno un altro 45%..... Quindi Primavere57 bisogna rimboscarsi le maniche è lavorare,lavorare per tentare di modificare una linea occupazionale del Governo. Nella P.A. si accede alla carriera Ausiliaria per chiamata diretta degli iscritti presso il Centro di Impiego della propria Provincia -quindi assunzioni trasparenti ,anche per contratti a tempo indeterminato con profilo stipendiale tra i più bassi in Europa - perchè non investire in politiche occupazionali sicure? Voglio ritornare a ripetere che la legge 285/1977 fù varata in un governo di emergenza in un periodo di emergenza. Quindi -il coraggio di essere forti con i deboli è debole con i forti deve trovare fine.-Le assunzioni nel privato finanziate con una spesa di 10 miliardi per soli tre anni non ci porteranno fuori dalla crisi nè ci potrà essere futuro oltre i tre anni in presenza di una condizione normativa che ha reso lo statuto dei lavoratori privo della tutela dell'ex art. 18.-

Interessante la presente discussione: Magari si riuscisse ad ottenere una legge sulle assunzioni giovanili che fornisse lo sbocco agli anziani Ausiliari nella prosecuzione della carriera.

Grazie Giorgione per l'incitamento ad approfondire la tematica. Infatti al servizio voglio dedicare un post giornaliero sino a quando verrà recepito l'intendimento che non è noto palesemente in questi primi approcci ma è rivolto ad esortare ed investire sul primo gradino dell'organizzazione statale che è la carriera ausiliare che dall'entrata in vigore della L. 29/93 che ha dato il via alla privatizzazione del rapporto di lavoro nel pubblico ha capovolto la piramide organizzativa della pubblica Amministrazione. In sostanza è come avere un esercito di Generali che dirige e guida una compagnia di truppa.- Il Premier Matteo Renzi ha investito sulla legge che definisce con un aggettivo, per norma,buona ,10 miliardi di euro e molti saranno i cantieri e le infrastrutture che saranno ripristinate dopo decenni di insulti dovuti più per la incuria e la scarsa custodia e vigilanza, che per l'opera del passare del tempo. Avrebbe dovuto assumere, oltre al reclutamento degli insegnanti, piano dell'ex Ministro Moratti messo in naftalina da Monti per economia obbligata dall'Europa, anche i custodi delle strutture scolastiche che fanno parte ,appunto, della carriera ausiliaria. Senza angeli custodi le strutture appena messe a nuovo saranno letteralmente, di notte, depredate. Portano via anche i pomelli dei bagni! quindi chi vigilerà?.- Quindi investire sull'occupazione giovanile da inserire nella carriera ausiliaria significa invertire la tendenza ai demoniaci tagli in corso sul personale ed tutelare ciò che residuamente è rimasto integro del patrimonio immobiliare di proprietà pubblica, da difendere con le unghia dal passare ai privati per poi pagare i canoni stratosferici di cui tutti i media parlano. Inoltre, voglio ricordare che l'assunzione avviene per chiamata dalle liste provinciali di chi vi ha titolo per il 50% ed il 50% è destinato al personale in servizio che può lasciare l'area di appartenenza e transitare dalla prima alla seconda area senza costi per lo Stato rilevato che l'apicale dell'ausiliario percepisce uno stipendio maggiore del profilo iniziale della seconda area. Risultato: viene resa libera la possibilità della progressione di carriera a chi è inchiodato da 30 anni e passa.-

Proseguo nel discorso afferente la carriera Ausiliaria nella Pubblica Amministrazione, perno insostituibile per garantire all'attività amministrativa il raggiungimento degli obiettivi che si rifanno al principio del BUON ANDAMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE e del complesso degli apparati dell'attività amministrativa. Sono passati anni luce dalla promulgazione della L.1° Giugno 1977 n. 285 che portò la classe politica dell'epoca ad investire in politiche giovanili sull'occupazione. Era il periodo del cosiddetto compromesso storico retto da Berlinguer - Andreotti e Craxi. Bene migliaia di famiglie oggi devono il pane quotidiano alla lungimiranza di quella legge che portò l'Italia ad uscire dalla grande crisi degli anni 70.- Molti di essi furono assunti nella carriera ausiliaria cioè il primo gradino della Organizzazione della macchina burocratica dello Stato. Poco costo e grande risultato sull'efficienza dell'apparato organizzativo della P.A. Bene di quei soggetti ne sono rimasti in poche migliaia con grave danno del decoro, della salubrità e benessere delle strutture cui fanno capo ogni giorno migliaia di cittadini. I soggetti della carriera ausiliaria sono rimasti gli unici a non progredire in carriera per scelte cecate fatte negli anni scorsi e tra l'altro mentre per gli insegnanti sono costretti al Turn over per questi soggetti non si prevedono politiche di occupazione giovanile volte a rimpiazzarli e,quindi consentirgli di farli progredire in carriera conseguendo il danno da demotivazione ed il danno da mancato introito retributivo che si riverbera sul trattamento pensionistico dovuto per le pensioni che saranno loro erogate nel prossimo futuro.

L'organizzazione della Pubblica Amministrazione, a mio avviso non parte dalle posizioni apicali ma dalla base, cioè da quel personale che assicura ordine e benessere alla dimora nelle strutture pubbliche. Oggi assistiamo alla totale esclusione di questa particolare categoria di lavoratori pubblici, ancorchè con rapporto di lavoro privatizzato, che è sistematicamente demotivata perché esclusi dalla progressione di carriera ed economica che ha inevitabili riflessi sul quantum delle pensioni a loro erogate. Questo primo gradino dell'esperienza lavorativa cui accedono i cittadini italiani è estraneo agli interessi del legislatore ed,ora anche al Sindacato per cui quelle poche migliaia di lavoratori, quasi tutti cinquantenni non hanno prospettive di essere avvicendate e,viene meno una importante fonte occupazionale giovanile che può essere il primo gradino all'inserimento nel lavoro. Pertanto invito ,anche i laureati che oggi chiedono lavoro, anche il più umile - nonché gli operatori del settore ad inserire le proprie osservazioni derivanti dall'esperienza lavorativa per far si di fornire un utile contributo nell'interesse della categoria e del mondo occupazionale.-