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Renzi: pronti a sfidare poteri forti Riforma lavoro sara' degna
Lavoro: minoranza Pd prepara 'offerta' Renzi, art. 18 da V anno
Lavoro: Renzi, Non e' tempo di compromessi, Italia deve cambiare
- Roma, 25 set. - "Io rispetto tutte le idee, rispetto le idee del sindacato, compromesso non e' una parola cattiva ma in questo caso il compromesso non e' la strada. Questo non e' il momento del compromesso ma e' il tempo del coraggio". Matteo Renzi tiene il punto e, intervistato da Bloomberg tv nel corso della sua missione negli Usa, torna a mettere sul piatto il suo stesso destino politico: "Se non saro' capace di cambiare l'Italia allora non potro' continuare la mia carriera politica".
Minoranza Pd prepara offerta a Renzi su art. 18
Il presidente del Consiglio spiega di aver deciso "di investire nell'unica strategia possibile: una radicale rivoluzione per il mio Paese. Ho avuto il 41% alle ultime elezioni, e - avverte - usero' assolutamente tutto il mio consenso per cambiare il mio Paese". A stretto giro, arriva la replica di Pier Luigi Bersani. "Se un segretario del partito, vuole trovare una sintesi, come penso dovrebbe, non solo secondo me e' possibile ma anche abbastanza agevole: basta volerlo", dice a Montecitorio ai giornalisti l'ex segretario Pd.
"Non sono venuto a New York per spendere troppe parole sul futuro: io ho iniziato una rivoluzione su mercato del lavoro, sulla Costituzione, sulla Pubblica Amministrazione e se non saro' capace di usare il 41% per cambiare l'Italia vuol dire che non saro' capace di continuare la mia carriera politica". A chi ipotizza sviluppi che portino alle urne, Renzi manda a dire che "non e' il momento delle elezioni in Italia. Dobbiamo assolutamente rispettare i tempi indicati dalla Costituzione e le prossime elezioni ci saranno nel 2018: sono assolutamente impegnato a raggiungere questo traguardo".
Tornando alle ricette per l'uscita dalla crisi, Renzi considera che "le decisioni di Draghi sono buone, ma per il futuro credo che la prima cosa necessaria sia fare le riforme strutturali in ogni paese e questo e' nelle mani dei paesi non della Bce". Resta il dissenso nel Pd. "Lunedi' avremo un altro sbrego alla Costituzione. Si chiede che i nuovi equilibri del Pd mettano a tacere, senza neanche un dibattito, io credo che sia dovere del Pd discutere per trovare una
Il leader di Sinistradem ritiene che "anche sulla questione dell'articolo 18 si possa trovare una soluzione di buon senso. Viviamo una crisi economica pesantissima e penso si possa discutere dell'allungamento del periodo di prova del contratto a tutele crescenti. Ma in ogni caso - ribadisce - terminato il periodo di prova non si puo' escludere in via di principio la possibilita' per il giudice di valutare l'opzione della reintegra. Sostenere che una norma del genere bloccherebbe la ripresa del paese appare una tesi stellare rispetto al mondo reale".
Non mancano anche oggi le bordate di Grillo a Ue, "l'Europa, con rispetto parlando, puo' andarsene a fanculo", e a Napolitano, "ci prende per il culo parlando di 'conservatorismi' dopo che e' stato mantenuto dagli italiani a fare il 'politico' come deputato dal 1953". .
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Lavoro, Restano al palo le retribuzioni del mese di agosto
Le retribuzioni contrattuali restano ferme ad agosto scorso sul mese precedente e segnano un aumento dell'1,1% tendenziale. Complessivamente, nei primi otto mesi dell'anno la retribuzione oraria media e' cresciuta dell'1,3% rispetto al corrispondente periodo 2013. Kamsin E' quanto certifica l'Istat. Nei principali macrosettori, ad agosto le retribuzioni registrano un incremento tendenziale dell'1,4% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
I settori che presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: telecomunicazioni (3,1%), estrazione minerali (2,9%), gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi e legno, carta e stampa (entrambi 2,8%). Si registrano variazioni nulle in tutti i comparti della pubblica amministrazione e una variazione negativa nel settore dei trasporti, servizi postali e attivita' connesse (-0,3%). Tra i contratti monitorati dall'indagine, nel mese di agosto non sono stati recepiti nuovi accordi e nessuno e' scaduto. Alla fine dello scorso mese la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo e' del 59,0% nel totale dell'economia e del 47,0% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto e' in media di 32,0 mesi per l'insieme dei dipendenti e di 17,1 mesi per quelli del settore privato. Complessivamente i contratti in attesa di rinnovo sono 40 (di cui 15 appartenenti alla pubblica amministrazione) relativi a circa 7,6 milioni di dipendenti (di cui circa 2,9 milioni nel pubblico impiego).
Inoltre, dopo il risultato positivo dei primi tre mesi dell'anno, dovuto agli effetti del nuovo regime fiscale in materia di imposte di registro, ipotecaria e catastale, il mercato immobiliare segna, nel secondo trimestre, un nuovo calo pari al 3,6% rispetto all'analogo periodo del 2013. In controtendenza, risalgono dell'1,8% le compravendite di abitazioni nelle citta' capoluogo e del 10,3% quelle degli immobili industriali. Lo riferisce l'Agenzia delle Entrate, nella nota trimestrale pubblicata dall'Osservatorio del mercato immobiliare. In generale, la flessione e' contenuta nel settore residenziale, che perde solo l'1% rispetto al secondo trimestre dell'anno precedente, mentre si registrano cali superiori al 5% nel settore commerciale (-5,1%), nel terziario (-6,9%) e nelle pertinenze (-5,1%).
Zedde
Lavoro: Grillo, Napolitano ci prende per il c... 'Vaffa' alla Ue
- Roma, 25 set. - Con una certa coerenza stilistica, Beppe Grillo torna a dire che "l'articolo 18 non si tocca" e, dal suo blog, rivolge le sue 'attenzioni' a Giorgio Napolitano e all'Ue. Al Presidente della Repubblica e' rivolta questa considerazione: "Qualcuno ci prende per il culo parlando di 'conservatorismi' dopo che e' stato mantenuto dagli italiani a fare il 'politico' come deputato dal 1953 (Napolitano, ndr)", dove anche l'ndr e' del blog M5S. Si torna a un classico della discesa in campo grillina, invece, quanto all'Ue: "L'Europa, con rispetto parlando, puo' andarsene a fanculo". "Qui qualcuno deve ancora spiegare le ragioni per cui togliere diritti ai lavoratori come l'abolizione dell'articolo 18 possa far ripartire l'economia", attacca Grillo. "Senza certezze un lavoratore investira' di meno, la banca gli neghera' un prestito. Una riforma per ricattare i lavoratori che possono essere licenziati senza giusta causa. E perche'? Perche' ce lo chiede l'Europa... Ma l'Europa, con rispetto parlando, puo' andarsene a fanculo", e' la linea M5S. "I lavoratori - rivendicano i 5 Stelle - si sono guadagnati quei diritti minimi con decenni di lotte e non li cederanno alla massoneria o alle banche che hanno distrutto intere economie con la bancarotta della finanza del 2008. L'equazione che vogliono far passare questi pescecani e' semplice: chiudere i buchi della finanza internazionale con la sottrazione dei diritti sociali. Trasformare i lavoratori in schiavi. E per farlo, da noi hanno messo li' un vecchio e un bambino". Facile immaginare chi siano. .
Stato-mafia, Napolitano teste La Corte convoca il Presidente
- Palermo, 25 set. - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sara' sentito come teste al processo sulla presunta trattativa tra Stato e mafia. Lo ha deciso la Corte d'Assise di Palermo, presieduta da Alfredo Montalto. La richiesta era stata avanzata dall'accusa. La Corte d'assise di Palermo, sciogliendo favorevolmente la riserva sulla richiesta di sentire il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano avanzata dai pm del processo Stato-mafia, ribadendo la necessita' di ascoltarlo, "ha gia' ritenuto che l'audizione appare ne' superflea ne' irrilevante", ha spiegato il giudice Montalto. Alcune difese - dopo la lettera spedita dal Capo dello Stato - avevano chiesto di rinunciare all'audizione di Napolitano. Oggi, sciogliendo la riserva, la Corte di assise ha confermato che "deve darsi corso alla testimonianza". Da stabilire la data della deposizione che dovra' avvenire a Roma.